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martedì 28 febbraio 2017

COLLOQUIO CON IL MOVIMENTO POLITICO RAGIONE & LIBERTA'



Alberto Calle ha incontrato i dirigenti del Movimento Politico Ragione & Libertà, è un movimento che si ha creato da poco, però, con tanti progetti a livello territoriale e nazionale. Tra le discussioni si ha parlato dell'attualità politica dell'Italia e di quale futuro si prospetta per il Paese, inoltre, l'incertezza dell'Unione Europea e delle prossime elezioni a Frascati.

http://www.movimento-ragioneliberta.it/

 
 

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=91991



lunedì 27 febbraio 2017

LA SITUAZIONE INTERNA DEL PD E LA VISITA IN VENEZUELA: ALBERTO CALLE INTERVISTA FABIO PORTA


ROMA\ aise\ - La situazione in Venezuela e all’interno del Pd, il lavoro in Parlamento e le politiche migratorie dell’Ue. Di questo Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Sud America e presidente del Comitato italiani nle mondo e promozione Sistema Paese della Camera, ha parlato con Alberto Calle che lo ha intervistato per il suo “Quotidiano Politico”.
Riportiamo di seguito la versione integrale dell’intervista.
D. Lo scorso anno si è parlato spesso delle assenze e delle presenze dei Parlamentari, che opinione ha al riguardo?
R. Credo che il primo dovere di un cittadino, e ancora di più di un parlamentare, sia quello di svolgere il proprio dovere di lavoratore con il massimo impegno e disciplina; nel nostro caso, questo dovere è ancora più forte: il mandato di parlamentare comporta una grande responsabilità verso gli elettori che ti hanno votato e in generale verso tutti i cittadini. La presenza è quindi importante, ovviamente, anche se non è l'unico criterio per valutare l'attività di un parlamentare. Per questo da qualche anno un'organizzazione indipendente, OPENPOLIS; svolge un monitoraggio costante sull'attività de parlamentari italiani. In questo momento sono il terzo tra i 630 deputati del Parlamento, un dato che mi fa onore e che voglio condividere con i miei elettori e gli italiani del Sudamerica, anzitutto.
D. Dopo il referendum, l'allora presidente Matteo Renzi si è dimesso, chiedendo elezioni anticipate, cosa ci può dire al riguardo?
R. Le dimissioni di Renzi non erano un atto dovuto; rappresentano invece un gesto di grande responsabilità e coerenza politica. Il Presidente del Consiglio aveva fatto della riforma istituzionale il perno della sua iniziativa di governo e aveva preannunciato queste dimissioni in caso di sconfitta. Le elezioni saranno adesso un momento di chiarezza politica e una possibilità per restituire agli italiani un governo pienamente legittimato dal voto popolare; i tempi dipenderanno dall'approvazione in Parlamento di una nuova legge elettorale e dalle considerazioni del Presidente della Repubblica.
D. Come vede la situazione del PD e cosa si aspetta per il futuro?
R. Il Partito Democratico ha dieci anni di vita; un partito giovane che però è l'erede della più grande e migliore tradizione democratica del Paese. Il PD è in questo momento il perno della politica italiana e l'unica prospettiva seria e affidabile per il governo del Paese. Nei prossimi mesi svolgeremo il Congresso che, spero, sarà preceduto da una grande conferenza programmatica per discutere e riflettere insieme su contenuti e programmi per dare all'Italia e agli italiani le risposte che attendono da anni. Sono certo che usciremo più forti da questi passaggi e che le prossime elezioni ci premieranno.
D. Il ministro dell'Interno Minniti ha provveduto ad attuare un'ordinanza tanto attesa, il rimpatrio degli immigrati clandestini; finalmente il PD ha capito che si doveva fare. Può dare una sua opinione al riguardo?
R. La politica del PD e del governo italiano, che oggi il Ministro dell'Interno Marco Minniti sta traducendo in atti concreti, è chiara: massima apertura e integrazione verso profughi e rifugiati e lotta al traffico di esseri umani e alla clandestinità. Mi pare che sia la posizione della Commissione Europea e dobbiamo seguire questa strada. Siamo contrari all'innalzamento di nuovi muri o alle espulsioni pregiudiziali; siamo favorevoli all'integrazione degli immigrati, a patto però che il rispetto delle leggi e della nostra cultura sia al centro di queste politiche. Siamo un Paese di emigrazione storica e sappiamo come comportarci in questi casi.
D. Durante la sua visita in Venezuela, come ha trovato la comunità Italiana e cosa ha riscontrato nell'attuale situazione politica del Paese?
R. La situazione è drammatica; il Venezuela vive la più grande crisi economica della sua storia, unitamente ad una altrettanto grave crisi politica e istituzionale. La collettività italiana è preoccupata e spaventata; si sono susseguiti negli ultimi mesi gli arresti di personalità politiche, anche parlamentari. L'Italia non può stare a guardare, ma deve assumere - insieme alla UE - una specifica iniziativa politica. In Parlamento sono stato promotore di diverse iniziative a sostegno della nostra comunità e per denunciare le violazioni ai diritti civili e politici in quel Paese. Il Venezuela e i venezuelani, a partire dai tanti connazionali che vivono in quel Paese, devono sapere che non ci siamo dimenticati di loro!”. (aise) 

Fonte:

http://www.aise.it/eletti-allestero/la-situazione-interna-del-pd-e-la-visita-in-venezuela-alberto-calle-intervista-fabio-porta-/82389/157

http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=91756

https://www.le-ultime-notizie.eu/articulo/la-situazione-interna-del-pd-e-la-visita-in-venezuela-alberto-calle-intervista-fabio-porta/2727093



ALBERTO CALLE A COLLOQUIO CON DANILO CAMPANELLA


1) Una delle cose che mi ha colpito da quanto mi è stato spiegato alla Federazione Nazionale degli scrittori, è che solo il 3% degli scrittori Italiani vivono dalla loro professione e gli altri no. Ci può dare una sua opinione in merito?

Grazie dottore per la sua presenza all'evento, durante il quale è stato presentato il mio ultimo romanzo storico dal titolo "Una famiglia perbene" edito dalla David and Matthaus. Ciò che mi ha colpito di quella stima, è che essa corrisponde a verità. Soltanto il tre per cento degli scrittori, in italia, vive del suo lavoro. Pensiamo ai grandi nomi, ma anche a tutti i piccoli "sgobboni" che, con un contratto di 500-1000 euro al mese, sfornano guide, manuali, romanzi rosa, etc... da un lato, occorre una maggior selezione, da parte degli editori e degli agenti letterari, su ciò che riempirà il bacino di mercato libraio. Inoltre, case editrici ed agenzie letterarie non possono e non devono pensare che lo scrittore sia loro cliente; casomai il lettore. Chi ha orecchie per intendere, intenda. Dall'altro, servono maggiori tutele e leggi ad hoc. La detassazione delle case editrici, ad esempio; ma questo è il compito della politica e mi auguro che lei avrà l'ardire di proporre, al suo deputato di riferimento, un'interrogazione parlamentare in merito alla questione dell'editoria.

2) Cosa gli ha piaciuto di più dell'evento?

Ciò che mi ha colpito positivamente, è stata la presenza di Antonio Avati e di Gandus; naturalmente, anche le settanta persone circa presenti sono state un grande onore, un pubblico preparato e all'altezza della presentazione del Festival del libro di qualità 2017.

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=91812





EntrevistaEME: Dr. Fernando Calle


OPINA EXMAGISTRADO FERNANDO CALLE

“La situación ética en el país lleva a la ira de la ciudadanía”

https://www.facebook.com/pages/Fernando-Calle-Hayen/291500827713935

https://twitter.com/fernandocalle_h

Corrupción en Marruecos-Asilah - Marocco - Morocco - Maroc - Tensión militar entre Marruecos y Mauritania por La Güera


Tensión militar entre Marruecos y Mauritania por La Güera

https://www.youtube.com/watch?v=Z4rdIxoyxyY

giovedì 2 febbraio 2017

SEMPLICEMENTE CINA


Nel mese di settembre, si è svolto a Pechino una conferenza Internazionale sui diritti umani (The Sixth Beijing Forum On Human Right), nel quale ho avuto la meravigliosa opportunità di partecipare a tale evento, e devo dire quanto segue: Ho potuto osservare una Cina che cambia per bene, una Cina ben interessata sui temi dei diritti umani, e soprattutto una Cina aperta al mondo, mi sono meravigliato perché, in questo evento ho visto l'interesse del Governo Cinese e del maggiore partito dell'amico Paese Cinese, interessati sui temi che riguardano i diritti umani, e una Cina col desiderio di cambiare. Vale a dire che, Human Right è una società per lo studio sui diritti umani creata in Cina, in cui, durante l'evento ho potuto osservare che ciascuno poteva parlare liberamente senza nessuna limitazione, tanto così che, uno dei principali partecipanti, il giudice della Corte Costituzionale S.E. Prof. Fernando Calle, ha ribadito la necessità di rafforzare il trattato di Roma. Voglio concludere dicendo che, mi auguro che il nostro Ambasciatore accreditato in Cina il S.E. Alberto Bradanini ne prenda considerazione ed interesse di questa società cinese per lo studio sui diritti umani, perché, sono convinto che il nostro Paese potrebbe collaborare molto con l'amico Paese Asiatico, Cina è aperta al mondo, è ben interessata sui diritti umani, e vuole cambiare. A questo evento hanno partecipato diversi personaggi internazionali, tra i quali: Wang Exiang (Vice Presidente della Società Cinese per gli studi sui Diritti Umani), Lou Haocai (Presidente della Società Cinese per gli studi sui Diritti Umani), Maria Perrone (Direttrice delle relazioni internazionali per la cultura di Società Libera - Italia), Chen Shigiu (Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese), Lord Davidson of Glen Clova (Parlamentare della Camera dei Lord - Inghilterra UK), Christophe Peschoux (Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite - UN), Anne Peters (Direttrice presso l'Istituto Max Planck di diritto pubblico comparato e di diritto internazionale pubblico - Università di Basilea Svizzera), Eric De Brabandere (Università di Leiden - Olanda) e tanti altri di diversi parti del mondo. 

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=61835