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martedì 21 novembre 2017

ROSATELLUM: UN BUON BICCHIERE DI VINO E IL GIOCO DELLE TRE CARTE - di Vincenzo Olita



Società Libera, associazione culturale quanto mai distante dalla quotidianità politica, sulla legge elettorale ritiene però di dover esprimere alcune considerazioni e una certezza.
Non ci soffermeremo sugli argomenti che hanno costituito le principali contrapposizioni tra le forze politiche. Riteniamo secondario discutere sulla correttezza del ricorso ai voti di fiducia, secondaria l'approvazione a fine legislatura, secondaria la più o meno mutata composizione della maggioranza, argomento obsoleto di cui solo il partito di Bersani e qualche anima candida dell'informazione non erano a conoscenza. Sono contrasti attinenti alla lotta e alle sensibilità politiche, scarsamente influenti sulla tenuta di uno stato di diritto, così come il cambio di casacca del Presidente del Senato.
Di primaria importanza, invece, è che lo strumento principe per la disciplina del consenso popolare risulterà incomprensibile alla maggioranza degli elettori, come lo è già anche per un'aliquota di addetti ai lavori - per alcuni sondaggisti parte degli stessi ambienti politici favorevoli alla nuova legge non ne saprebbe valutare gli effetti.
Il sistema elettorale viene presentato semplicisticamente indicando che 232 deputati saranno eletti in collegi uninominali, 386 con metodo proporzionale e 12 nelle circoscrizioni estere. 
Sì, ma come si ottiene questo risultato? Quali regole e meccanismi il votante dovrebbe opportunamente conoscere per esprimere un voto consapevole?  La legge prevede che nei collegi uninominali basta barrare il nome del candidato o il simbolo del partito; se si barra solo il nome del candidato il voto si stende proporzionalmente alle liste che lo appoggiano. Nei collegi proporzionali i partiti presentano una lista bloccata - non si possono esprimere preferenze - da due a quattro candidati, che concorrono al riparto proporzionale calcolato su scala nazionale.
Ci si può candidare in un solo collegio uninominale e massimo in tre plurinominali, se si è eletti in entrambi prevarrà il primo. In caso di elezione in più collegi plurinominali verrà assegnato al collegio in cui la lista a lui collegata avrà ottenuto meno voti. Se un candidato appartiene ad un partito che non supera il 3%, ma viene eletto nel maggioritario, ottiene comunque il seggio. 
Tutto chiaro?
In tale ginepraio non risulterà certo irrilevante lo scarto tra la volontà degli elettori e l'effettivo risultato, non è accettabile essere chiamati alle urne per esprimersi su una scheda che prevede più possibilità di utilizzo del voto. Così si mette in discussione la democrazia sostanziale come sistema di regole certe, condivise e trasparenti, altro che disperare per voti di fiducia e maggioranze mutate, confidando su precari calcoli pre e post elettorali.
Con leggi simili, ed è questa la certezza di cui parlavamo, il rapporto tra politica e cittadini non può che incrementare il suo deterioramento; al termine di un'accesa campagna elettorale la partecipazione potrà anche non subire decrementi, ma così non sarà per il coinvolgimento, l'adesione, la complicità e il rispetto per il sistema Italia. Forse, per guardare il futuro con ottimismo, si avvicina il tempo in cui occorrerà riconsiderare, rivalutandolo, lo stesso concetto di cittadinanza e ritornare ad uno dei fondamenti della democrazia, in cui una testa vale un voto e questo vale quanto tutti gli altri. Di questo parleremo ancora.
 

FERNANDO CALLE : LA SRA. HUMALA Y LA CORRUPCIÒN - Estudio: Perú se ubica entre las 15 economías con mayor futuro del planeta



Apra sin Víctor Raúl - LIII

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Estudio: Perú se ubica entre las 15 economías con mayor futuro del planeta




lunedì 6 novembre 2017

Opere pubbliche infinite - Coffee Break - PD - M5S: botte da orbi - L'Italia delle opere incompiute: ci costano 4 miliardi, 166 euro a famiglia - Economic Journal on Italian Corruption



E' giunto il momento di valutare a cosa serve la politica nel nostro Paese, serve a non avere una voce nella politica estera, parlo del caso Marò, Ustica e Giulio Regeni, serve a non avere un'opposizione nelle aule del Parlamento, ma soprattutto serve a sprecare la già disastrosa economia nazionale. In Italia ci sono 868 opere incompiute con uno spreco di circa 166 euro a famiglia, nel 2013 le opere incompiute erano a quota 692: un grande progresso non a beneficio dell'Italia, ma ad aumentare incertezza e debito pubblico, un progresso al disavanzo dell'Italia e delle future generazioni. Abbiamo un disavanzo anche nell'anagrafe, considerando che nel 2015 abbiamo una popolazione in calo, le nascite sono state 488mila (8 per mille residenti), 15mila in meno rispetto al 2014. Nello stesso anno, il tasso di mortalità è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi, nello stesso periodo, abbiamo aumentato l'export delle emigrazioni, sono 100mila connazionali che si sono trasferiti all'anagrafe Aire. Questa è la svolta buona del nostro bel Paese. Eppure i politici dovrebbero lavorare per il bene comune, per dare forza e mezzi al Paese per cambiare, per stare al passo coi tempi, per essere competitivo.

Fonte: Il sole 24 ore del 26 febbraio 2016

http://www.pressreader.com/italy/il-sole-24-ore/20160226/textview


 
 
 
 
 


   

lunedì 9 ottobre 2017

MODIFICARE ARTICOLO 135 DELLA COSTITUZIONE - Boschi, battibecco col presidente emerito della Consulta. Che la tratta da scolaretta - Pensioni - Fedriga: E' una vergogna. E' stato tolto il diritto di voto ai cittadini - The role of Supreme Court Justices under the Constitution




Si dovrebbe iniziare con una domanda filosofica, è giusto ciò che piace al Presidente della Repubblica?, forse la domanda va riflettuta con i giuristi dell'Italia, in merito alla composizione della Corte Costituzionale. Ritengo necessario la modifica dell'articolo 135 della costituzione, la cosiddetta composizione della Corte Costituzionale per garantire non solo la democrazia e l'autonomia della giustizia con la politica, ma anche per contribuire a diminuire il debito pubblico dell'Italia. Le cose da cambiare sarebbero l'annullamento dei 5 giudici costituzionali scelti direttamente dal Presidente della Repubblica tramite un decreto, credo che solo in Italia una sola persona, in questo caso il Presidente della Repubblica può eleggere i giudici della Corte Costituzionale solo a loro piacimento saltando l'elezione delle Camere del Parlamento Italiano, e non è affatto una garanzia per l'autonomia della giustizia con la politica, inoltre, il collegio è composto da 20 giudici, troppi per la spesa pubblica, perciò basterebbe solo 9 giudici eletti esclusivamente dalla votazione dei due terzi del Parlamento Italiano a seduta comune, naturalmente, dopo un superamento delle commissioni ad hoc, creata per esaminare i canditati a ricoprire il collegio della Corte Costituzionale, un migliore esempio è l'elezione dei giudici della Suprema Corte degli Stati Uniti, dove dopo aver superato una rigorosa esaminazione della commissione del Parlamento, tra l'altro, trasmessa pubblicamente per la visualizzazione del Popolo e la garanzia della Giustizia, successivamente vengono eletti tramite una votazione dal Parlamento degli Stati Uniti e la durata del Giudice è a vita e la loro composizione è di 9 membri, a differenza dei 20 membri in Italia. Concludo auspicando di applicare l'articolo 138 della Costituzione per la modifica dell'articolo 135 della stessa Carta Magna per rafforzare la democrazia Italiana e l'autonomia della Corte Costituzionale con il tessuto politico. Sono convinto che le Forze Politiche tra i quali, il M5S, PD, Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia, tra tanti altri ne prenderanno atto per il miglioramento della Corte Costituzionale e della Democrazia.

Fonte:  http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=96359



 
 
 
 





mercoledì 30 agosto 2017

LA COREA DEL NORD, UNA REALE MINACCIA? - Corea del Nord: la Casa Bianca non esclude nessuna opzione dopo l'ultimo missile - Missile NordCorea, in Giappone suonano le sirene d'allarme - Growing alarm over North Korea missile tests


Dopo il referendum abrogativo organizzata dal partito Italia dei Valori con Antonio Di Pietro per evitare la costruzione della centrale nucleare in Sicilia, credo che i cittadini Italiani si stiano chiedendo se l'Italia sarebbe in grado di difendere il Popolo da una minaccia nucleare, a quanto sembra, grazie ad Antonio di Pietro e l'Italia dei Valori, possiamo dire che l'Italia non sarebbe affatto in grado di fronteggiare una guerra nucleare. Ecco perché chiedo all'attuale Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni di rivedere i piani per la centrale nucleare, non solo a scopo della Difesa ma anche per l'energia a uso civile, alla Ministra della Difesa Roberta Pinotti, chiedo di intensificare l'addestramento militare delle Forze Armate. Mi porgo la domanda, La Corea del Nord, potrebbe essere una reale minaccia? Forse non tutte le sue testate potrebbe diventare una minaccia ma esiste uno al quale dovremmo stare attenti, il missile intercontinentale Hwasong 14, a quanto sembra ha un raggio lungo e potrebbe colpire non solo il nostro Paese, ma anche, gli Stati Uniti. Mi auguro una soluzione diplomatica, ma ribadisco al governo, la mia preoccupazione per la sicurezza nazionale da una minaccia esterna.

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=95449


 
 
 
 
 
 



OPERE PUBBLICHE E LO SPRECO DELLA POLITICA - SURYA: INDIA'S MOST LETHAL MISSILE - Napoli - Corte dei Conti, il 2017 all'insegna della lotta agli sprechi - Cosa fanno gli italiani contro lo spreco


E' giunto il momento di valutare a cosa serve la politica nel nostro Paese, serve a non avere una voce nella politica estera, parlo del caso Marò, Ustica e Giulio Regeni, serve a non avere un'opposizione presso le aule del Parlamento, ma soprattutto serve a sprecare la già disastrosa economia nazionale. In Italia ci sono 868 opere incompiute con uno spreco di circa 166 euro a famiglia Italiana, nel 2013 le opere incompiute erano a quota 692, direi che abbiamo avuto un grande progresso, ma non a beneficio dell'Italia, bensì ad aumentare l'incertezza e il debito pubblico del nostro Paese, un progresso al disavanzo dell'Italia e delle future generazioni, però non solo abbiamo un disavanzo nelle opere, ma anche nell'anagrafe demografico, considerando che nel 2015 abbiamo raggiunto un grande successo storico per il nostro Paese, abbiamo una popolazione in calo, le nascite sono state 488 mila (8 per mille residenti), 15 mila in meno rispetto al 2014. Nello stesso anno, il tasso di mortalità è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi, nello stesso periodo, direi che abbiamo aumentato (l'export), sì ma l'export dell'emigrazioni, sono 100 mila Connazionali che si sono trasferiti all'anagrafe A.I.R.E., diminuendo così la popolazione di Cittadinanza Italiana a 55,6 milioni, conseguendo una perdita di 179 mila residenti. Questa è la svolta buona del nostro bel Paese.

Per quanto riguarda le opere e lo spreco, direi di pensare almeno, a un'opera che potrebbe definire il futuro energetico del nostro Paese, parlo dell'attivazione delle centrali nucleari, l'energia pesa sulle imprese Italiane e non solo, ci rende vulnerabile visto che dipendiamo dall'estero, occorre con urgenza una grande opera, Matteo Renzi ha detto che ha fame delle riforme, invece si deve avare fame dell'indipendenza energetica, perché senza una indipendenza energetica l'Italia non avrà sicuramente un futuro per le nuove generazioni, basta vedere il panorama geopolitico, cito solo due: Ucraina e Libia. D'altronde, le grande opere rimangono, le persone passano, per fare storia di un grande successo grazie al governo del Fascismo di Benito Mussolini, la Generazione dell'attuale classe politica, può usufruire del cultura del cinema Italiano, sì, perché fu proprio il governo di Benito Mussolini ad inaugurare una grande opera lasciando un progresso agli eredi della Patria nel campo cinematografico, parlo naturalmente della costruzione di Cinecittà, per non parlare d'altro, ritengo necessario che ci sia davvero una svolta per il nostro Paese, prendiamo esempi del passato per costruire il futuro, ma non dipende solo della classe politica a volte è il Popolo che dovrà prendersi per mano il destino del futuro delle prossime generazioni. Concludo con un appello, prendiamo esempi delle cose buone, ma non delle cose cattive, per esempio un grave errore, sarebbe il pericolo di uno Stato di Polizia, ovverò, Stato Totalitario, bisogna difendere con tenacia la democrazia, annullando ogni tentativo di Totalitarismo, ecco perché, una grande riforma caro Matteo Renzi, sarebbe cambiare il nostro sistema politico e la nostra Costituzione (parte politica e Istituzioni) da un sistema (che non serve all'Italia) parlamentare a un sistema Presidenziale o semipresidenziale, dando così un grande contributo alla democrazia Italiana e dandone più voce ai Cittadini di eleggere il proprio Presidente e governo, e mi creda questa sarebbe la svolta buona per il futuro dell'Italia. 

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=83346


 


 
 
 

FERNANDO CALLE EN RADIO MIRAFLORES LIMA - Lower Unemployment Rate in Peru Attracts Immigrants Seeking Work - Il Perù guiderà lo sviluppo del Sud America

 
 

“Acá se cometen los delitos de acaparamiento y especulación”

Il Perù guiderà lo sviluppo del Sud America

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Romania: città insolvente, Aninoasa dichiara la bancarotta



https://www.youtube.com/watch?v=PVKbIWrOugs

Incidente aereo in Marocco: 80 morti - Marocco, il governo rimuove 200 imam: troppo estremisti


https://www.youtube.com/watch?v=PVKbIWrOugs

Marocco, il governo rimuove 200 imam: troppo estremisti


giovedì 15 giugno 2017

VISUALIZZAZIONI TOTALI 67535, IL QUOTIDIANO POLITICO DI ALBERTO CALLE RINGRAZIA I PAESI CHE LO VISUALIZZANO

Il Quotidiano Politico di Alberto Calle, ringrazia ai suoi seguitori, alle 67535 visualizzatori totali, però soprattutto ai Paesi che lo visualizzano:



Grazie mille Italia, Stati Uniti, Germania, Brasile, Francia, Belgio, Spagna, Cina, India e Lussemburgo.



martedì 6 giugno 2017

LA CASTA POLITICA E IL DEBITO PUBBLICO - Governatore Banca d'Italia Ignazio Visco indagato dal tribunale di Spoleto - VISCO: "ITALIA VULNERABILE CON DEBITO, SERVE SFORZO ECCEZIONALE" - Ungheria: Orban e la guerra alle banche - The crisis in Italy | Made in Germany


A quanto sembra, lo scorso 4 giugno 2017, in occasione del Festival Economia di Trento, il Governatore della Banca d'Italia, sembrerebbe di aver detto che il debito è un fattore di debolezza cruciale di freno e di vulnerabilità alla crescita economica, ebbene, basta ricordare che lo scorso 15 maggio del corrente anno, a quanto sembra, il debito pubblico ha avuto un nuovo record, volando a 2260 miliardi. Si tratta del livello più alto da luglio 2016, quando si era attestato a 2.252,2 miliardi. A sua volta, sembra che Ignazio Visco, ha sottolineato che, non c'è una ricetta magica per ridurlo, ma è un impegno faticoso che va fatto. Allora porgo due domande ad Ignazio Visco., 1) Quando c'era la Lira lo stipendio della classe politica era circa 10 milioni di lire, equivalente a circa 5000 dollari, L'Italia non era in crisi economica e gli Italiani vivevano meglio. Come mai con l'Euro, aumenta il debito pubblico, e sembra che lo stipendio della classe politica si sia più che raddoppiato? 2) Lei caro Ignazio e l'attuale governo avete valutato lo stipendio dei diplomatici, nonché le sedi diplomatiche ove non ha senso averli, tipo a Rabat Marocco?. A quanto pare, guadagnerebbero di più dei loro colleghi europei e degli Stati Uniti, ecco la ricetta per ridurre il debito pubblico e non impoverire gli Italiani.

Ritornando al discorso della diplomazia, forse non tutti i cittadini Italiani sanno che, oltre allo stipendio degli Ambasciatori, a quanto sembra, non debbono pagare le bollette utenze della loro residenza, visto che viene inclusa nella spessa dell'Ambasciata che, ribadisco è una prassi che lo fanno tutti i Paesi del mondo, forse la differenza sta nello stipendio del loro personale, ecco perché, considerando che gli Italiani sono diventati più poveri, che l'Italia non ce la fa a crescere, che esistono Italiani che, a quanto sembra vivono in auto e baracche, mi sembra che questa casta della classe politica e della diplomazia sia uno schiaffo non solo al Popolo Italiano ma anche allo stesso Ignazio Visco che, sembra avrebbe segnalato il punto della vulnerabilità dell'economia nazionale, cioè, il debito pubblico.

Forse la Ricetta sarebbe, portare lo stipendio della classe politica al livello da quanto guadagnavano con la lira, vale a dire, circa 10 milioni di lire, equivalente a circa 5000 dollari al mese e lo stesso discorso servirebbe allo stipendio dei diplomatici, ecco caro Ignazio Visco, la risposta alla ricetta per ridurre il debito pubblico, ma non solo riguarda gli stipendi, occorre soprattutto nella Farnesina, riordinare la struttura delle sedi all'estero, mi spiego meglio. Ci sono molte Ambasciate all'estero, occorre vedere dove è importante avere una Ambasciata e dove una sede potrebbe fare concorrente presso un altro Paese vicino. Per esempio, considerando quanto si spende nel funzionamento della sede diplomatica all'estero, faccio un esempio: Perché contribuire all'aumento del debito pubblico, sprecando in una sede diplomatica dove a quanto sembra si inviano i diplomatici per fare vacanza a Rabat, occorre valutare quanto sia funzionale e utile per l'Italia avere una sede diplomatica in Marocco, dove a quanto sembra non è così utile come la sede ad Algeri in Algeria, allora, invece di sprecare il denaro degli Italiani, avendo due sedi, si tenga aperta solo quella più utile e funzionale per il Paese come per esempio ad Algeri, e codesta sede potrebbe funzionare come Ambasciata concorrente presso Rabat, Algeria è importante per l'Italia nel campo energetico (gas, petrolio). Allora così l'Italia risparmia e contribuisce a diminuire il debito pubblico e così via.

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=94104


 
 


 
 

giovedì 4 maggio 2017

ALBERTO CALLE A COLLOQUIO CON FABIO PORTA PARLANO DELLE PRIMARIE E IL NUOVO SEGRETARIO MATTEO RENZI


Alberto Calle ha incontrato L'On. Fabio Porta del Partito Democratico, gli ha fatto le vive congratulazioni per l'elezione democratica del segretario nazionale, e ha colto l'occasione per salutare l'elezione del nuovo segretario Matteo Renzi.

1) Questa volta dicono che, le votazioni sono calati del 30%, ma nonostante ciò, i votanti sono stati circa due milioni a livello nazionale. Con quale metodo hanno votato i connazionali iscritti all'AIRE?


la partecipazione, intorno ai due milioni di elettori, è un grande successo: ci si aspettava un milione di persone e - considerando che eravamo a cavallo di un lungo ponte festivo - possiamo ritenerci soddisfatti.   Nessun partito in Italia e forse al mondo mobilita tante persone per una propria elezione interna.   All'estero sono stati allestiti seggi in tutti i continenti e nei Paesi a maggiore presenza italiana; è stato anche consentito il voto on-line per chi non poteva recarsi presso un seggio.

2) Anche sé, personalmente non condivido che si permetta il voto agli stranieri. Qual è la sua opinione al riguardo e quanti di loro hanno votato alle primarie?


Il voto agli stranieri che vivono in Italia è un grande segnale di civiltà e democrazia. Anche i sedicenni hanno potuto votare e presto con lo 'ius soli' daremo nuovi diritti ai milioni di cittadini immigrati che vivono legalmente in Italia; siamo un Paese di emigrazione e non dovremmo mai dimenticarlo.   Non ho un dato preciso, ma so che tanti di loro hanno partecipato alle nostre primarie.

3) Il Partito democratico ha una forte presenza nel territorio nazionale e nelle nostre comunità all'estero, come si spiega questa affluenza dell'elettorato?


Come dicevo, siamo l'unico partito organizzato e radicato sul territorio, in Italia e all'estero. E ciò nonostante la crisi della politica e delle istituzioni. Dobbiamo fare di più, avvicinando i giovani alla politica e strutturando meglio il nostro partito sia in Italia che all'estero.

4) Che messaggio vuole dire agli elettori del PD e ai connazionali non iscritti al Pd?

Il messaggio è questo: il Partito Democratico è l'unica seria proposta di governo per il Paese e l'unica vera alternativa alla deriva dei populismi di destra e di sinistra; il più grande partito riformista e progressista europeo, riferimento storico e morale anche per l'Europa, della quale abbiamo festeggiato poche settimane fa i 60 anni dal Trattato costitutivo di Roma. L'unico partito, infine, che mette gli italiani all'estero al centro delle proposte programmatiche e che si preoccupa dei loro bisogni e delle loro aspettative, anche perché ne conosciamo le grandi potenzialità per il futuro dell'Italia !

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=93375

http://www.aise.it/eletti-allestero/primarie-e-non-solo-a-colloquio-con-fabio-porta--di-alberto-calle/87291/157

http://www.le-ultime-notizie.eu/articulo/primarie-e-non-solo-a-colloquio-con-fabio-porta-di-alberto-calle/2925206


mercoledì 3 maggio 2017

Il Giappone torna al Nucleare, l’Italia quando? - Garigliano, viaggio nella centrale nucleare in dismissione - Discorso di ORBAN il PM Ungherese SOTTOTITOLI IN ITALIANO


Nonostante il disastroso incidente nella centrale di Fukushima, il governo del Giappone ha deciso di ritornare al nucleare, saggia decisione visto che non vuole essere un dipendente energetico di altri paesi.
Riparte così il primo reattore a Sendai, nonostante le proteste il governo del premier Shinzo Abe continua a ritenere l’energia atomica fondamentale e la promuove con forza, è una saggia decisione, perché così il Giappone sarà libera ed indipendente con l’energia.
La cosa più strana è che avviene subito dopo le commemorazioni per i 70 anni dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, al quale mi permetto di salutare il Giappone in occasione di questa pagina triste della loro storia.
Il nostro Paese prima dell’incidente di Fukushima aveva individuato un luogo sicuro per la costruzione di una nuova centrale nucleare, cosa che avrebbe fatto calare i prezzi delle bollette ai cittadini e alle imprese, ma la cosa più importante era l’indipendenza energetica dell’Italia, e una parte di uso esclusivo per la Difesa Nazionale, il nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che visitò il Giappone e fece, a mio avviso, opportuna un incontro con la nostra Comunità residente in Giappone, dovrebbe ora chiedersi quando sarà il giorno in cui l’Italia farà questo saggio passo di pensare all’energia nucleare?
Forse è il caso che il nostro Paese pensi all’indipendenza energetica e pensi ad accendere i reattori nucleari.

Fonte:

http://www.newsjs.com/url.php?p=http://www.avantionline.it/2015/08/scrive-alberto-calleil-giappone-torna-al-nucleare-litalia-quando/











FERNANDO CALLE : ESTA ES LA ÙLTIMA OPORTUNIDAD QUE TENEMOS PARA DECIR: ¡ BASTA YA CON LA IMPUNIDAD! -




FERNANDO CALLE HAYEN SOBRE ELEVADOS PRECIOS DE PRODUCTOS DE PRIMERA NECESIDAD:

Il Perù non conosce la crisi


https://www.facebook.com/pages/Fernando-Calle-Hayen/291500827713935

https://twitter.com/fernandocalle_h








Victor Ponta: "La Romania entrerà nell'Eurozona quando l'Europa avrà superato la crisi."



https://www.youtube.com/watch?v=Z4rdIxoyxyY

Roi du Maroc, le règne secret - Marocco: sciopero mette in crisi il porto di Casablanca


Marocco: sciopero mette in crisi il porto di Casablanca

https://www.youtube.com/watch?v=Z4rdIxoyxyY


mercoledì 5 aprile 2017

NON SOTTOVALUTARE LE INDICAZIONI DELL'INTELLIGENCE - Orsini: Possibili attentati in Italia nel 2018 - Imam di Londra: "Non stupitevi se anche in Italia ci saranno ATTENTATI. Un giorno ROMA SARÀ NOSTRA" - Terrorismo, Pini: governo corresponsabile, immigrazione affare per coop e caritas - Immigrati; rischio infiltrazioni - L'Imam dei terroristi assolto in Italia - Australia's zero tolerance of migrants: A lesson for Italy - Italy to Crack Down on Illegal Immigration Amid Out Of Control Migrant Crisis in Europe (REACTION)


A quanto ci risulta, lo scorso 27 febbraio 2017, sembra che i nostri 007 abbiano inviato la relazione annuale dell'intelligence al Parlamento, in cui consiglia quanto segue: E' sempre più concreto il rischio che alcuni soggetti "radicalizzati in Italia" decidano di non partire verso Siria ed Iraq, determinandosi a compiere il jihad direttamente nel territorio nazionale. Ma il problema a quanto sembra non viene affrontato come si dovrebbe dalla classe politica, pur sapendo che, tra le priorità nella politica nazionale centrerebbe la sicurezza interna ed esterna, perché, a quanto pare, non ascoltano le possibilità delle infiltrazioni terroristico tra i richiedente asilo, oppure, immigrati clandestini, visto che gli 007 rilevano come verso l'Italia ci sia un'incessante ondata migratoria e l'ingente afflusso di migranti in un lasso di tempo breve può stressare le comunità straniere presenti in Italia, determinando il rischio di possibili derive criminogene ed islamico-radicali quale frutto del risentimento per le aspettative tradite e del disappunto per le condizioni di disagio nei contesti ospiti. Ora come l'ho detto prima sarebbe opportuno cominciare la politica del rimpatrio, così si darebbe una risposta all'allarme lanciato dall'intelligence e si garantisce la sicurezza interna tanto richiesti dagli elettori Italiani, nonché, la chiusura totale o parziale delle moschee presenti sul territorio, ricordiamoci che l'allora ministro dell'Interno Angelino Alfano aveva espulso alcuni Iman con motivazione della sicurezza nazionale.
 
Basta ricordare che lo scorso 8 marzo 2017, il Consiglio Europeo e in particolare il rappresentante speciale del segretario generale del Consiglio d'Europa per le migrazioni e i rifugiati, l'ambasciatore Tomas Bocek, ha messo in guardia l'Italia dal punto di vista delle debolezze del sistema di rimpatri volontari e delle espulsioni forzate, considerando che ci sono pochi rimpatri, ritiene che così, incoraggia l'afflusso di un sempre maggior numero di migranti economici irregolari. Perciò, chiedo alla classe politica e in particolare al PD, di non sottovalutare i consigli dell'Unione Europea e dei nostri Intelligence, non solo perché potrebbe essere in gioco la sicurezza interna, ma anche quella esterna, ricordiamoci che tra alcuni attentati in Francia e altri paesi d'Europa, a quanto sembra, gli attentatori erano immigrati illegali entrati dall'Italia, perciò, ritengo opportuno cambiare la politica dell'immigrazione, accelerando i rimpatri e le espulsioni degli immigrati clandestini, così si garantisce la sicurezza interna e a sua volta potremmo tranquillizzare gli alleati dell'Unione Europea, eppure, la Svizzera che ora ha chiuso i valichi nella frontiera con l'Italia, cosa che condanno con fermezza, condividendo la convocazione dell'Ambasciatore svizzero Giancarlo Kessler, ma a sua volta capendo le ragioni della svizzera e la sua preoccupazione come forse, quella dell'Ue, in quanto all'incapacità della nostra politica sugli immigrati clandestini, rimpatri, e i rifugiati. Forse la nostra classe politica, sia il governo che l'opposizione non riescono ad affrontare con determinazione il problema esposto non solo dall'UE, dalla Svizzera o dai nostri Intelligence, forse pensano solo alla loro indennità, lasciando da parte i problemi del Paese e dei cittadini elettori o forse non hanno la capacità di risolverlo, ma con questa politica del buonismo, sta danneggiando il turismo, l'economia, e gli stessi elettori. Confido che il buon senso della classe politica riuscirà a seguire i consigli, prima che sia troppo tardi, o prima che il mondo chiuda le frontiere all'Italia.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  

martedì 28 febbraio 2017

COLLOQUIO CON IL MOVIMENTO POLITICO RAGIONE & LIBERTA'



Alberto Calle ha incontrato i dirigenti del Movimento Politico Ragione & Libertà, è un movimento che si ha creato da poco, però, con tanti progetti a livello territoriale e nazionale. Tra le discussioni si ha parlato dell'attualità politica dell'Italia e di quale futuro si prospetta per il Paese, inoltre, l'incertezza dell'Unione Europea e delle prossime elezioni a Frascati.

http://www.movimento-ragioneliberta.it/

 
 

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=91991



lunedì 27 febbraio 2017

LA SITUAZIONE INTERNA DEL PD E LA VISITA IN VENEZUELA: ALBERTO CALLE INTERVISTA FABIO PORTA


ROMA\ aise\ - La situazione in Venezuela e all’interno del Pd, il lavoro in Parlamento e le politiche migratorie dell’Ue. Di questo Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Sud America e presidente del Comitato italiani nle mondo e promozione Sistema Paese della Camera, ha parlato con Alberto Calle che lo ha intervistato per il suo “Quotidiano Politico”.
Riportiamo di seguito la versione integrale dell’intervista.
D. Lo scorso anno si è parlato spesso delle assenze e delle presenze dei Parlamentari, che opinione ha al riguardo?
R. Credo che il primo dovere di un cittadino, e ancora di più di un parlamentare, sia quello di svolgere il proprio dovere di lavoratore con il massimo impegno e disciplina; nel nostro caso, questo dovere è ancora più forte: il mandato di parlamentare comporta una grande responsabilità verso gli elettori che ti hanno votato e in generale verso tutti i cittadini. La presenza è quindi importante, ovviamente, anche se non è l'unico criterio per valutare l'attività di un parlamentare. Per questo da qualche anno un'organizzazione indipendente, OPENPOLIS; svolge un monitoraggio costante sull'attività de parlamentari italiani. In questo momento sono il terzo tra i 630 deputati del Parlamento, un dato che mi fa onore e che voglio condividere con i miei elettori e gli italiani del Sudamerica, anzitutto.
D. Dopo il referendum, l'allora presidente Matteo Renzi si è dimesso, chiedendo elezioni anticipate, cosa ci può dire al riguardo?
R. Le dimissioni di Renzi non erano un atto dovuto; rappresentano invece un gesto di grande responsabilità e coerenza politica. Il Presidente del Consiglio aveva fatto della riforma istituzionale il perno della sua iniziativa di governo e aveva preannunciato queste dimissioni in caso di sconfitta. Le elezioni saranno adesso un momento di chiarezza politica e una possibilità per restituire agli italiani un governo pienamente legittimato dal voto popolare; i tempi dipenderanno dall'approvazione in Parlamento di una nuova legge elettorale e dalle considerazioni del Presidente della Repubblica.
D. Come vede la situazione del PD e cosa si aspetta per il futuro?
R. Il Partito Democratico ha dieci anni di vita; un partito giovane che però è l'erede della più grande e migliore tradizione democratica del Paese. Il PD è in questo momento il perno della politica italiana e l'unica prospettiva seria e affidabile per il governo del Paese. Nei prossimi mesi svolgeremo il Congresso che, spero, sarà preceduto da una grande conferenza programmatica per discutere e riflettere insieme su contenuti e programmi per dare all'Italia e agli italiani le risposte che attendono da anni. Sono certo che usciremo più forti da questi passaggi e che le prossime elezioni ci premieranno.
D. Il ministro dell'Interno Minniti ha provveduto ad attuare un'ordinanza tanto attesa, il rimpatrio degli immigrati clandestini; finalmente il PD ha capito che si doveva fare. Può dare una sua opinione al riguardo?
R. La politica del PD e del governo italiano, che oggi il Ministro dell'Interno Marco Minniti sta traducendo in atti concreti, è chiara: massima apertura e integrazione verso profughi e rifugiati e lotta al traffico di esseri umani e alla clandestinità. Mi pare che sia la posizione della Commissione Europea e dobbiamo seguire questa strada. Siamo contrari all'innalzamento di nuovi muri o alle espulsioni pregiudiziali; siamo favorevoli all'integrazione degli immigrati, a patto però che il rispetto delle leggi e della nostra cultura sia al centro di queste politiche. Siamo un Paese di emigrazione storica e sappiamo come comportarci in questi casi.
D. Durante la sua visita in Venezuela, come ha trovato la comunità Italiana e cosa ha riscontrato nell'attuale situazione politica del Paese?
R. La situazione è drammatica; il Venezuela vive la più grande crisi economica della sua storia, unitamente ad una altrettanto grave crisi politica e istituzionale. La collettività italiana è preoccupata e spaventata; si sono susseguiti negli ultimi mesi gli arresti di personalità politiche, anche parlamentari. L'Italia non può stare a guardare, ma deve assumere - insieme alla UE - una specifica iniziativa politica. In Parlamento sono stato promotore di diverse iniziative a sostegno della nostra comunità e per denunciare le violazioni ai diritti civili e politici in quel Paese. Il Venezuela e i venezuelani, a partire dai tanti connazionali che vivono in quel Paese, devono sapere che non ci siamo dimenticati di loro!”. (aise) 

Fonte:

http://www.aise.it/eletti-allestero/la-situazione-interna-del-pd-e-la-visita-in-venezuela-alberto-calle-intervista-fabio-porta-/82389/157

http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=91756

https://www.le-ultime-notizie.eu/articulo/la-situazione-interna-del-pd-e-la-visita-in-venezuela-alberto-calle-intervista-fabio-porta/2727093



ALBERTO CALLE A COLLOQUIO CON DANILO CAMPANELLA


1) Una delle cose che mi ha colpito da quanto mi è stato spiegato alla Federazione Nazionale degli scrittori, è che solo il 3% degli scrittori Italiani vivono dalla loro professione e gli altri no. Ci può dare una sua opinione in merito?

Grazie dottore per la sua presenza all'evento, durante il quale è stato presentato il mio ultimo romanzo storico dal titolo "Una famiglia perbene" edito dalla David and Matthaus. Ciò che mi ha colpito di quella stima, è che essa corrisponde a verità. Soltanto il tre per cento degli scrittori, in italia, vive del suo lavoro. Pensiamo ai grandi nomi, ma anche a tutti i piccoli "sgobboni" che, con un contratto di 500-1000 euro al mese, sfornano guide, manuali, romanzi rosa, etc... da un lato, occorre una maggior selezione, da parte degli editori e degli agenti letterari, su ciò che riempirà il bacino di mercato libraio. Inoltre, case editrici ed agenzie letterarie non possono e non devono pensare che lo scrittore sia loro cliente; casomai il lettore. Chi ha orecchie per intendere, intenda. Dall'altro, servono maggiori tutele e leggi ad hoc. La detassazione delle case editrici, ad esempio; ma questo è il compito della politica e mi auguro che lei avrà l'ardire di proporre, al suo deputato di riferimento, un'interrogazione parlamentare in merito alla questione dell'editoria.

2) Cosa gli ha piaciuto di più dell'evento?

Ciò che mi ha colpito positivamente, è stata la presenza di Antonio Avati e di Gandus; naturalmente, anche le settanta persone circa presenti sono state un grande onore, un pubblico preparato e all'altezza della presentazione del Festival del libro di qualità 2017.

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=91812





EntrevistaEME: Dr. Fernando Calle


OPINA EXMAGISTRADO FERNANDO CALLE

“La situación ética en el país lleva a la ira de la ciudadanía”

https://www.facebook.com/pages/Fernando-Calle-Hayen/291500827713935

https://twitter.com/fernandocalle_h

Corrupción en Marruecos-Asilah - Marocco - Morocco - Maroc - Tensión militar entre Marruecos y Mauritania por La Güera


Tensión militar entre Marruecos y Mauritania por La Güera

https://www.youtube.com/watch?v=Z4rdIxoyxyY

giovedì 2 febbraio 2017

SEMPLICEMENTE CINA


Nel mese di settembre, si è svolto a Pechino una conferenza Internazionale sui diritti umani (The Sixth Beijing Forum On Human Right), nel quale ho avuto la meravigliosa opportunità di partecipare a tale evento, e devo dire quanto segue: Ho potuto osservare una Cina che cambia per bene, una Cina ben interessata sui temi dei diritti umani, e soprattutto una Cina aperta al mondo, mi sono meravigliato perché, in questo evento ho visto l'interesse del Governo Cinese e del maggiore partito dell'amico Paese Cinese, interessati sui temi che riguardano i diritti umani, e una Cina col desiderio di cambiare. Vale a dire che, Human Right è una società per lo studio sui diritti umani creata in Cina, in cui, durante l'evento ho potuto osservare che ciascuno poteva parlare liberamente senza nessuna limitazione, tanto così che, uno dei principali partecipanti, il giudice della Corte Costituzionale S.E. Prof. Fernando Calle, ha ribadito la necessità di rafforzare il trattato di Roma. Voglio concludere dicendo che, mi auguro che il nostro Ambasciatore accreditato in Cina il S.E. Alberto Bradanini ne prenda considerazione ed interesse di questa società cinese per lo studio sui diritti umani, perché, sono convinto che il nostro Paese potrebbe collaborare molto con l'amico Paese Asiatico, Cina è aperta al mondo, è ben interessata sui diritti umani, e vuole cambiare. A questo evento hanno partecipato diversi personaggi internazionali, tra i quali: Wang Exiang (Vice Presidente della Società Cinese per gli studi sui Diritti Umani), Lou Haocai (Presidente della Società Cinese per gli studi sui Diritti Umani), Maria Perrone (Direttrice delle relazioni internazionali per la cultura di Società Libera - Italia), Chen Shigiu (Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese), Lord Davidson of Glen Clova (Parlamentare della Camera dei Lord - Inghilterra UK), Christophe Peschoux (Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite - UN), Anne Peters (Direttrice presso l'Istituto Max Planck di diritto pubblico comparato e di diritto internazionale pubblico - Università di Basilea Svizzera), Eric De Brabandere (Università di Leiden - Olanda) e tanti altri di diversi parti del mondo. 

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=61835

 
 
 
 




venerdì 20 gennaio 2017

Italia-Peru. Fabio Porta (PD) incontra a Roma il costituzionalista Fernando Calle Hayen candidato alla Segreteria Generale dell’APRA


All’incontro, presso la sede nazionale del Partito Democratico, hanno partecipato il coordinatore dell’ufficio esteri del PD Luciano Vecchi e il Responsabile del dipartimento italiani nel mondo Eugenio Marino

Presso la sede nazionale del Partito Democratico a Roma si è svolto un incontro tra il candidato alla segreteria generale dell’APRA (il Partito Aprista Peruviano) Fernando Calle Hayen e i dirigenti del Partito Democratico Luciano Vecchi e Eugenio Marino.

Nel corso dell’incontro, organizzato dal deputato italiano Fabio Porta, eletto in America Meridionale per il PD e Presidente del Comitato italiani nel mondo e promozione del Sistema Paese della Camera dei Deputati, sono state affrontate varie tematiche di carattere bilaterale e internazionale, con riferimento sia ai rapporti tra l’Italia e il Perù che alle dinamiche regionali e multilaterali relative ad Europa e America Latina; sono state altresì trattate le questioni attinenti alla presenza delle collettività italiane in Perù e peruviane in Italia.

Luciano Vecchi, coordinatore dell’ufficio esteri del Partito Democratico, ha espresso all’illustre giurista e costituzionalista peruviano gli auguri del PD e ha rinnovato l’intenzione del partito di proseguire con le già buone relazioni bilaterali tra i due Paesi; Eugenio Marino, responsabile del dipartimento italiani nel mondo del PD, ha invece ribadito il grande interesse nonché l’impegno del partito a sostegno delle rivendicazioni della comunità italiana in Perù, prima tra tutte quella relativa alla stipula di una convenzione bilaterale di sicurezza sociale.

L’avvocato Calle Hayen, in Italia per una serie di importanti incontri a livello politico-istituzionale, ha manifestato ai dirigenti del Partito Democratico italiano la personale riconoscenza e l’apprezzamento per il rinnovato interesse manifestato dal governo italiano nei confronti del continente latino-americano e in particolare del Perù, Paese recentemente visitato dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Fonte:

http://fabioporta.com/italia-peru-fabio-porta-pd-incontra-roma-il-costituzionalista-fernando-calle-ayen-candidato-alla-segreteria-generale-dellapra/

https://www.partitodemocratico.it/document/italia-peru-fabio-porta-incontra-costituzionalista-fernando-calle-ayen-candidato-alla-segreteria-generale-dellapra/

https://article.wn.com/view/2017/01/13/ItaliaPeru_Fabio_Porta_PD_incontra_a_Roma_il_costituzionalis/

http://www.usefinternational.org/brevi-dal-mondo/63-brevi-dal-mondo/12168-notizie-dal-mondo-14-gennaio-2017-

http://comunicazioneinform.it/fabio-porta-pd-incontra-a-roma-il-costituzionalista-peruviano-fernando-calle-ayen-candidato-alla-segreteria-generale-dellapra/

http://www.ilmessaggeroip.com/fabio-porta-fernando-calle/

http://www.aise.it/anno/italiaper%C3%B9-porta-pd-incontra-a-roma-il-costituzionalista-fernando-calle-ayen-candidato-alla-segreteria-generale-dellapra/79036/1

http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=43770

http://www.le-ultime-notizie.eu/articulo/italia-peru-porta-pd-incontra-a-roma-il-costituzionalista-fernando-calle-ayen-candidato-alla-segreteria-generale-dell-apra/2583147