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lunedì 28 dicembre 2015

Colloquio con il Senatore REMIGIO CERONI



1) Ormai sono passati più di due anni da quando i due marò, sono trattenuti in India, è possibile secondo Lei applicare l’art 5 dello Statuto della Nato, oppure, che pressioni si potrebbero fare contro l’India?
L’applicazione dell’articolo 5 della Carta Atlantica per il caso dei due Marò mi sembra un’assurdità alla luce  di quanto è avvenuto. Il segretario generale della Nato si dichiarò all’epoca dei fatti personalmente preoccupato per le accuse di terrorismo rivolte ai due Marò da parte del Governo Indiano e per le implicazioni negative che ne sarebbero potute derivare. Le reazioni del  panorama politico e in particolar modo di Forza Italia, furono comprensibilmente molto dure: l’implicita accettazione da parte dell’Onu dell’accusa di terrorismo mossa dall’India nei confronti dell’Italia, fu offensiva. I due militari si trovavano nelle acque dell’Oceano Indiano per preservare la libertà commerciale, è assurdo non riconoscere il loro ruolo di difensori della legalità. L’Onu nella persona di Ban Ki Moon ha assunto una posizione incomprensibile. Tuttavia devo rilevare che in analoghe vicende il governo italiano non ha certo brillato.

2) Come vedono la situazione dei due marò all’interno di Forza Italia, e quale strategia potrebbe suggerire per risolvere la vicenda dei due marò?

Le commissioni Esteri e Difesa del Senato, all’epoca,  presentarono una dichiarazione congiunta in cui si chiedeva al Governo un immediato chiarimento sulle dichiarazioni del Segretario Onu. Forza Italia sostiene come strategia principale per la risoluzione della controversia, il coinvolgimento della comunità internazionale; nell’attesa però ha cercato di percorrere anche altre strade come ad esempio la proposta di candidatura dei due Marò a Parlamentari Europei o come il tentativo di esclusione dell’India dall’Expo di Milano 2015.  In occasione della triste ricorrenza dei 1000 giorni dall’arresto dei due Marò, l’Ufficio di presidenza della commissione Difesa della Camera ha deciso di incontrare i rappresentanti del CoCeR della Marina militare giovedì 13 novembre. Il presidente della commissione, Elio Vito (FI) intende ribadire anche in questa occasione la nostra solidarietà e vicinanza ai due fucilieri e alle loro famiglie e sollecitare ancora una volta il Governo e la comunità internazionale a trovare una soluzione positiva a questa vicenda che ha raggiunto una durata inaccettabile.

3) Secondo Lei, è possibile programmare un’esercitazione militare della nostra Marina, in acque internazionali ai confini con l’Oceano Indiano, con lo scopo di far pressione sull’India?
Personalmente non ritengo utile programmare un’esercitazione militare della Marina ai confini con l’Oceano Indiano. Un’azione simile apparirebbe come una provocazione e servirebbe soltanto ad inasprire le già difficili relazioni diplomatiche con l’India.    

4) Passando all’economia, Forza Italia è uno dei partiti che ha fatto molto per l’economia dell’Italia, ricordiamo l’abolizione dell’Imu e la riduzione delle tasse, secondo Lei, crede che le tasse stiano distruggendo l’industrializzazione del paese e quali sforzi farà il partito di Forza Italia , per ridurre le tasse?

 E’ sotto gli occhi di tutti come questo governo stia ammazzando le imprese italiane. I dati sulla produzione industriale, diramati dall' Istat, denunciano un -2,9% su base annua. Il credito alle imprese cala di un 3,3%. Per salvare la nostra economia bisognerebbe assolutamente aumentare i consumi. Il governo invece sta dimostrando tutti i giorni i limiti della sua politica economica, priva di una qualunque strategia. La situazione in cui si trovano le famiglie e le imprese del nostro paese è la seguente: la prospettiva di un aumento dell' Iva al 25% e delle accise sulla benzina, l'incremento della tassazione sulle pensioni, svuotamento del Fondo per la riduzione delle tasse. Il governo dovrebbe concentrarsi sulle riforme fiscali ed economiche realmente necessarie alla ripresa del Paese.  La legge di stabilità distribuisce un po' di risorse nel 2015 aumentando il debito pubblico e riserva una serie di inasprimenti fiscali per fine 2015 inizi 2016 quando i conti non torneranno. Le politiche economiche degli ultimi tre governi hanno determinato un disastro, tutti i parametri economici segnano l'impoverimento generale del paese. Per evitare il fallimento serve tirarsi su le maniche e lavorare sodo per almeno tre anni. Servono sacrifici e sudore della fronte, bisogna stringere i denti e nell’attesa, aiutare chi non ha il minimo per sopravvivere. 

5) Ci può dire che lavori importanti in beneficio del Paese e delle Marche ha svolto il partito di Forza Italia nella V Commissione permanente (bilancio) presso il Senato della Repubblica?

 Come ben sa Forza Italia sta all’opposizione. Quando si discuterà di temi economici e di questa  Legge di Stabilità. Faremo una serie di proposte interessanti e necessarie per il rilancio del nostro paese. Personalmente posso riferiLe di aver presentato due disegni di legge marginali rispetto alle problematiche del momento ma necessari, uno volto ad apportare modifiche alle norme in materia di elezioni comunali con particolare riferimento ai comuni con popolazione superiore ai 15 000 abitanti, il cui scopo principale è quello di eliminare alcune disfunzioni che si sono evidenziate negli anni. L’altro, intende invece superare le problematiche emerse recentemente in sede di ripartizione della quota dell’otto per mille dell’imposta sull’IRPEF, devoluta alla diretta gestione statale; e mi riferisco all’individuazione degli interventi da finanziare, alla ripartizione prevista delle risorse e alla selezione.

6) Che messaggio vuole dire ai nostri connazionali delle Marche? 

 Le Marche stanno vivendo una crisi senza precedenti con calo del Pil, fallimento di alcune aziende, la chiusura di altre, la riduzione degli occupati, l’aumento dei disoccupati e le difficoltà di migliaia di famiglie. Rispetto a questa grave situazione, l’attuale maggioranza litiga e va in crisi mentre dovrebbe affrontare le problematiche e adottare misure e provvedimenti atti a mitigare i disagi dei marchigiani. Senza progetti, senza idee, senza sostegno alle attività economiche non si crea ripresa e non si rilancia l’occupazione. Invito i Marchigiani di ricordarsi di tutto ciò nel momento in cui si recheranno alle urne per il rinnovamento del Consiglio Regionale il prossimo Marzo.

Fonte: http://www.tzetze.it/2014/11/colloquio_con_il_senatore_remigio_ceroni/

giovedì 10 dicembre 2015

Parte Araba - Mustafa CNP - Stati Uniti - CNT


ENTREVISTA RPP FERNANDO CALLE HAYEN


https://www.facebook.com/pages/Fernando-Calle-Hayen/291500827713935

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http://www.fernandocalle.com/

Gli Sgommati - Puntata 60 - "Il problema di Berlusconi è il Bifidus bungus bungus"


https://www.youtube.com/watch?v=3E8ZpXU1Nu0

How Italy's banks are coping with the crisis - Unicredit CEO



https://www.youtube.com/watch?v=3E8ZpXU1Nu0

MAROC: la pauvreté au maroc, les pauvres marocains, chouha



Marocco: aumentano disoccupati, 10% popolazione senza lavoro

Bruselas trasladará a Marruecos su "grave preocupación" por "brutalidad policial" contra inmigrantes

Marruecos denuncia "campaña brutal" de agresiones contra musulmanes en Europa

Enviado de la ONU para el Sahara en Marruecos tras meses de veto de Rabat





Suspend all trials against Italian marines: UN court to India



https://www.youtube.com/watch?v=3E8ZpXU1Nu0

giovedì 26 novembre 2015

Alberto Calle a colloquio con il prof Danilo Campanella


Alberto Calle a colloquio con il prof Danilo Campanella, dell'Università Svizzera ARSSUP, per parlare del suo nuovo saggio in uscita dal titolo "La fine del nostro tempo".
 
1) Nel libro la fine del nostro tempo, cosa risalta di più nel contesto della nostra politica estera?

Innanzitutto dott. Calle la ringrazio per questo colloquio e saluto tutti i suoi numerosi lettori. Direi che il quadro complessivo esposto ne La fine del nostro tempo pubblicato dall'editore Dissensi, esamina tutte le attuali difficoltà di una politica, nazionale o estera, fin troppo esacerbata dall'influenza violenta delle potestà indirette, ovvero le corporazioni economiche che, dalla fine della Rivoluzione americana, hanno conquistato la dignità di persone giuridiche, pur non essendo affatto persone nell'accezione naturale del termine.
 
2) Considerando sempre nei rapporti bilaterali con l'India, qual è il suo parere in riferimento ai due marò?
 
Sulla vicenda è inopportuno qualsiasi giudizio, dato che il Tribunale internazionale del mare ha già fatto un'ottimo lavoro avocando a se la questione. La radice del problema sta nella mancanza di una scuola diplomatica nazionale, che eviterebbe, sul modello francese dell'Ena, questi imbarazzanti problemi.
 
3) quali punti interessanti ci puoi spiegare in riferimento alla politica nazionale?
 
Non esiste, attualmente, una linea politica nazionale. Non esiste nemmeno un partito alternativo al grande partito di massa rappresentato dal PD, erede, bene o male, della tradizione socialdemocratica. Ogni associazione politica oggi tende semplicemente a captare le esigenze della popolazione e a proporgliele come piano d'azione. Tutto qui. Non esistono ideologie o metodi politici particolari per affrontare le esigenze del nostro tempo. In italia, inoltre, il Pd in linea con la politica europea e atlantica cerca di porre il Paese in un momento di sicurezza e di equilibrio che manca da molto tempo.
 
4) quali collegamenti potrebbe collegare con il libro e gli ultimi tristi avvenimenti accaduti in Francia?
 
In un certo senso nel libro è predetto tutto questo, quantomeno anticipo l'escalation di violenza islamista in atto, causata da due fattori: la mancanza di un'alternativa culturale forte, in Occidente, e la nostra incapacità di imporci a "casa nostra". Mi spiego meglio. Dire Islam e dire Guerra Santa è la stessa cosa. I caratteri peculiari della nostra tradizione culturale sono incompatibili col modello orientale che, quando venne rappresentato da una cultura particolare, quella islamica, mostrò una forte differenza: quella di avanzare come un blocco unico, politico-amministrativo e teologico insieme, tentando violentemente di inglobare (con-vertire) le culture differenti, fossero esse occidentali o orientali limitrofe. In qui i popoli arabi discendenti da un nipote di Sem (primogenito del patriarca ebreo Noè) fondarono nel V secolo a. C. I regni sabei, che diedero i natali, per altro, alla famosa regina di Saba. La fascia occidentale dell'Arabia è bagnata dal Mar Rosso e l’Hegiaz, era quella zona in cui passava la via carovaniera e dove sorgevano oasi e centri urbani (Arabia petraea), ed in cui un elevato numero di tribù, per la maggior parte dedite al nomadismo, i buduini, dediti al bottino e, quindi, alla guerra. La cultura della guerra maturò nello spirito di queste genti cammellate, tanto che era il solo modo per procurarsi il riconoscimento politico e l’onore. Il profeta Muhammad ibn Abdallah (conosciuto in Occidente come Maometto), nato nel 570 d.C., riuscì dopo la rivelazione ricevuta da un angelo, come è scritto nella tradizione, a coinvolgere un grande numero di tribù sotto un’unica fede: l’Islam, Per portare a se i beduini, conquistando el città geopoliticamente importanti, la Mecca e Medina, dovette inserire della sua teologia elementi guerrafondai basati sull'onore e motivati dalla ricompensa divina, altrimenti quelle genti non si sarebbero mosse. Alla sua morte vennero eletti i suoi successori tra i membri della sua famiglia, i califfi, tutti mediorientali fin quando il loro disegno "mondialista" non incontrò la necessità di amministrare un vasto impero e, convertendo le genti persiane, trovarono in loro degli ottimi burocrati. Il califfato si trasformò in un vero e proprio regime ereditario di tipo monarchico, vedendo crescere la complessità giuridica del nuovo stato, nonché la cultura e l’arte, anche grazie ad un rallentamento dell’avanzata militare, per cui a nord l’impero bizantino e i suoi cavalieri catafratti furono un forte deterrente, mentre verso le regioni orientali del Turkestan nell’VIII secolo vennero fermati dall’esercito cinese dei Tang, mentre a occidente i berberi fecero un’aspra resistenza. Questo spinse gli arabi ad agirare i bizantini muovendo dall’Egitto, estendendo l’Islam in Africa settentrionale fino sbarcando, nel 711 nella penisola iberica fino alle Isole Baleari, approdando anche in Sardegna e in Sicilia, con la presa di Palermo nell’831. Riuscendo a carpire lo stile militare dei bizantini sconfitti (che era un’eredità strategica dei romani) l’Islam riuscì ad avanzare con forza e tenacia, fin quando i suoi successi furono arrestati da Carlo Martello, nella battaglia di Poitiers del 732. Poi l'Islam conobbe una ripresa grazie (o per colpa) del golpe delle truppe dei mammalucchi, musulmani tirchi che presero il potere fin tutto il periodo delle crociate, passando per il gran visir Saladino (una sorta di presidente del consiglio del califfo in carica) e fino all'invasione mongola nel 1221 e la conquista di Baghdad (allora capitale) nel 1258. Ma l'Islam riuscì a convertire anche i mongoli, e le battaglie che seguiranno li porteranno a spingersi in Europa (questo dimostra che la loro non era una conquista mediorientale o asiatica) fino alla sconfitta di mare a Lepanto. Ci riproveranno via terra con l'assedio di Vienna, l'11 settembre (data evocativa per le Torri gemelle) 1683. Ma i musulmani verranno fermati dalla cavalleria polacca comandata dal re Sobieski. Il risultato fu che da allora la religione islamica non ha esercitato grandi atti di rivalsa fino a quando, nel postmodernismo, i governi alici turchi e mediorientali vennero soppiantati, da partiti estremisti, che rimisero il velo alle donne e le bombe in mano agli uomini. L'Isis raccoglie la parte più violenta della cultura teologica islamica, che noi definiamo islamista, ma non comprendiamo che da loro la divisione tra religioso praticante e non-praticante non esiste. Il Musulmano obbedisce al Corano, senza interpretazioni di sorta, nemmeno quelle a cui il nostro sistema occidentale e capitalista li spinge; noi seguiamo il cuore, loro la fede.
 
5) Considerando la mancanza di una politica estera comune, sia in riferimento all'India con i marò che al mancato aiuto alla Francia dopo gli attacchi subiti, l'Europa ha un futuro, oppure si va verso la disgregazione dell'UE così come la conosciamo?
 
Direi che qui i marò centrano poco. L'Europa ha un futuro in base alla sua capacità di rispondere alla crisi economica, acuita dalla guerra contro il terrorismo internazionale. 

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=81631

domenica 15 novembre 2015

MONTI BIS?


Il nostro paese è un paese democratico, perciò, io credo che coloro che chiedono un proseguimento del governo, ovvero, un Monti Bis, dovranno capire che, l'unica maniera, è con una candidatura, ormai, siamo alla conclusione della legislatura, e come ogni paese democratico, dovrà essere il Popolo che deciderà con l'esercizio del voto nelle prossime elezioni a scegliere il prossimo Governo, diamone la parola al Popolo. A coloro che criticano una possibile candidatura di Silvio Berlusconi, dovranno, leggere la Costituzione, credo che Silvio Berlusconi, come chiunque, ha il diritto di candidarsi, però, a mio avviso, sarebbe più democratico, se prima si facesse le primarie all'interno del Popolo delle Libertà.

Una volta, sentendo la trasmissione di Ballarò, ho potuto osservare delle critiche contro Silvio Berlusconi in riferimento alla crisi economica, voglio ricordare soltanto una cosa, teniamo conto, che la crisi non è soltanto nel nostro Paese, la crisi è mondiale. Suggerirei al nostro governo tecnico e a tutta la classe politica, di lavorare per diminuire le tasse che tanto penalizza l'economia, ad abolire l'Imu sulla prima casa, e a tagliare i costi innecessarie, per esempio, tagliando il costo agli immigrati clandestini, non capisco perché si debba spendere denaro, per soccorrere le imbarcazioni che fanno il viaggio della speranza, se si sa che sono immigrati clandestini, oppure nel cibo nel centro d'accoglienza di Lampedusa, ormai, in un momento di crisi, ritengo innecessario utilizzare i fondi per queste attività, meglio ricordare la frase di Benito Mussolini (diamo il pane ai nostri figli), tagliando quella spesa, avremmo un risparmio in più, teniamo conto che, una cosa sono gli immigrati legali con diritti, e un'altra gli immigrati clandestini, sono due cose diverse.

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=54776


sabato 24 ottobre 2015

ABBANDONIAMO L'AFGHANISTAN


il Manifesto, 19 febbraio 2009
Considerando l'affermazione del nostro ministro della Difesa La Russa e i numeri forniti del nostro generale Serra, dobbiamo adottare misure necessarie per garantire la sicurezza dei nostri militari e la migliore soluzione sarebbe far rientrare i nostri militari e i nostri diplomatici.
Do
bbiamo considerare che la missione a Herat in Afghanistan è diventata pericolosissima, in due mesi ci sono stati ben 30 tentativi di attacco contro i nostri militari, in media uno ogni due giorni, con un aumento del 56 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Abbiamo due alternative, inviare soldati, cioè la legione straniera in Afghanistan oppure abbandoniamo Herat e ci dislochiamo a Kabul, altrimenti, non c'è altra opzione e, dovremo abbandonare la missione di Afghanistan.


Fonte: http://rete-eco.it/2011/fr/documenti/35-riflessioni/5169-abbandoniamo-lafghanistan.html

Appello per il Diritto Universale alla Conoscenza - di Rita Bernardini



grazie all’impegno di alcuni (ancora troppo pochi) radicali, stanno arrivando le prime adesioni all’Appello per il diritto universale alla conoscenza e la diffusione della proposta di delibera da sottoporre all’approvazione di consigli comunali, metropolitani e regionali per “sollecitare il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Affari Esteri a fare proprio il progetto per la transizione verso lo Stato di Diritto e il Diritto alla Conoscenza contro la Ragion di Stato e su queste basi candidare sin da subito e pubblicamente l’Italia al posto di membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.
Per questa “opera” militante appena avviata voglio ringraziare pubblicamente Deborah Cianfanelli, Maurizio Bolognetti, Domenico Letizia, Giuseppe Candido, Marco Maria Freddi e Marco Cappato il quale ci ha ieri comunicato di aver raccolto sull’appello le firme di tutti i consiglieri comunali di Milano, a partire da quella del Sindaco Giuliano Pisapia.


venerdì 2 ottobre 2015

SCIOPERI, CORTEI ED AUSTERITA'



Il 14 novembre, abbiamo osservato una grande convocazione dei sindacati in tutte le principali città d'Europa tra i quali, Madrid, Barcellona, Lisbona, Atene, ecc., proclamando lo sciopero e i cortei contro le misure d'austerità dell'Ue, al quale ne ha aderito il Vicepresidente vicario del Parlamento europeo Gianni Pittella, affermando che la situazione è drammatica e chiede investimenti per lo sviluppo e l'occupazione. Credo e ritengo necessario che la politica d'austerità debba iniziare dallo stesso Parlamento, per esempio, bisogna abolire una sede del Parlamento, si scelga una sola sede (Strasburgo o Bruxelles), così si risparmierebbe circa 180 milioni di euro l'anno che, costano le mensili trasferte per le riunioni in sessione plenaria da una sede all'altra, penso che si può avviare una campagna bipartisan chiedendone una sola sede al Parlamento Europeo, e ne sono fiducioso che il 74% dei deputati europei saranno d'accordo di avere una sola sede per il Legislativo europeo.

Se vogliamo fare una politica di austerità, si deve iniziare prima da casa.

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=54191

La verità sui marò innocenti prigionieri in India


https://www.youtube.com/watch?v=3XI8jP6WDYk


Berlusconi urla e la Regina lo rimprovera



https://www.youtube.com/watch?v=3XI8jP6WDYk

Europa e Indoamérica


Hace unos días tuve la suerte y el honor de recibir una invitación en Roma de parte de los periodistas Roberto Montoya, Sergio Mora, Antonino Piccione para asistir a un Forum –desayuno trabajo- sobre el “atlas de intereses entre la Unión Europea y América Latina- Caribe”, organizado por la Fundación “Promoción Social de la Cultura” y naturalmente se trataba también de la presencia de periodistas y embajadores acreditados ante el Vaticano de los países que iba a visitar su Santidad Papa Francesco.
En la tertulia pude constatar que algunas versiones que se daban en nuestro país sobre la no visita de su Santidad no eran reales menos justas, especialmente las que se referían a que nuestro Cardenal y Primado de Lima Juan Luis Cipriani Thorne no habría puesto empeño por decir lo menos, para su presencia en nuestro País, totalmente falso y aunque han existido aclaraciones, esta presencia relacionada al “giornalismo” que también trataba el tema de su Santidad que narro para ustedes y que hace justicia, no hace daño.
Aprecie, sin perjuicio de la labor de nuestros embajadores en cada sede , que su Santidad analiza estos temas y viajes con anticipación y es también el núcleo de la cancillería del Vaticano llamémoslo así, la que van determinando las necesidades y el porqué de estas visitas, si analizamos existe una relación en problemas, economía etc. de los países hermanos visitados sin que esto quiera decir que la Iglesia no valore nuestra necesidad espiritual y pastoral de la presencia del Papa con nosotros y no me cabe la menor duda que en eso está siempre preocupado nuestro Cardenal y representantes de la Iglesia Católica en nuestro país; obvio es que la labor diplomática debe resultar y ser bastante importante.
Para analizar el grado de interés entre las dos regiones se ha tomado en cuenta la referencia de 906’080,000 habitantes que tienen acceso a Internet de los cientos de millones de interacciones al respecto. El 57,4% de los ciudadanos de América Latina Caribe –según este informe- se concentra es seis países de la UE: España, Francia, Italia, Alemania, Reino Unido y Portugal, en cuanto a la concentración de los ciudadanos de la UE se concentra más en México con un interés que pasa el 10% continuando Brasil con un 7,4%, dos ciudades de la UE concentran especial atención Latinoamericana: Barcelona y Madrid, pero por encima del 10% está Londres, seguido de París y Roma.
Las Ciudades que más atención han generado para los europeos en América Latina Caribe han sido en este orden: Buenos Aires, Rio de Janeiro, Sao Paolo y México D.F., un escalón por debajo entre el 3% y 2,5% de toda la atención están: Santiago de Chile, Ciudad de Panamá, Caracas, Bogotá, Quito y la Habana. Ahora bien, este orden también tiene que ver con la frecuencia con la que aparecen nuestros países y gobernantes; por ejemplo, debemos tener presente que España, Italia y Francia en ese orden tienen más presencia de noticias sobre nuestra América Latina destacando las de relaciones internacionales, seguidas por la economía y finanzas, como vemos, aquí necesitamos reforzar nuestra participación, capacidad, inteligencia y calidad política internacional, sumada al don de tener presencia; solo como ejemplo, entre los presidentes con presencia y trayectoria política estamos por el décimo lugar luego de Evo Morales de Bolivia, Daniel Ortega de Nicaragua y Maduro de Venezuela.
No todo está mal en Roma; no estamos en Expo Milano, los peruanos muy activos por las fiestas patrias amén de la organizada movilización de las cuadrillas del Sr. De los Milagros y la celebración por parte del Gobierno del Perú en Roma el 7 de Julio, quizás en recuerdo también de la revolución aprista de Trujillo 1932.

Fonte: http://larazon.pe/opinion/32684-europa-e-indoamerica.html/

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venerdì 28 agosto 2015

IL GIAPPONE RITORNA ALL'ENERGIA NUCLEARE E L'ITALIA QUANDO?


 
Nonostante il disastroso incidente nella centrale di Fukushima, il governo del Giappone ha deciso di ritornare al nucleare, saggia decisione visto che non vuole essere un dipendente energetico di altri paesi, riparte così il primo reattore a Sendai, nonostante le proteste il governo del premier Shinzo Abe continua a ritenere l'energia atomica fondamentale e la promuove con forza, è una saggia decisione, perché così il Giappone sarà libera ed indipendente con l'energia, ma la cosa più strana è che avviene subito dopo le commemorazioni per i 70 anni dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, al quale mi permetto di salutare il Giappone in occasione di questa pagina triste della loro storia.
 
Il nostro Paese prima dell'incidente di Fukushima aveva individuato un luogo sicuro per la costruzione di una nuova centrale nucleare, cosa che avrebbe fatto calare i prezzi delle bollette ai cittadini e alle imprese, ma la cosa più importante era l'indipendenza energetica dell'Italia, e una parte di uso esclusivo per la Difesa Nazionale, il nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che visitò il Giappone e fece, a mio avviso, opportuna un incontro con la nostra Comunità residente in Giappone, dovrebbe ora chiedersi quando sarà il giorno in cui l'Italia farà questo saggio passo di pensare all'energia nucleare?, forse è il caso che il nostro Paese pensi all'indipendenza energetica e pensi ad accendere i reattori nucleari.
 
Non dobbiamo avere paura del nucleare, che tra l'altro, l'abbiamo alle porte di casa nostra, pensiamo alla frontiera con la Francia ed altri paesi vicini ai nostri confini, Paese che un giorno sogno di chiamarli Stati Federali degli Stati Uniti d'Europa, ma questo è un altro discorso di cui ne riparleremmo più di là.
 
 
 
 

 

lunedì 17 agosto 2015

Perché il Parlamento europeo deve trasferirsi a Bruxelles


Il 14 novembre vi sono stati nelle principali città europee scioperi e manifestazioni contro le misure d’austerità dell’Ue. Credo che la politica d’austerità debba iniziare dallo stesso Parlamento europeo. Bisogna abolire una sede: Strasburgo o Bruxelles. Così facendo risparmieremmo le spese per le continue trasferte da una sede all’altra: circa 180 milioni.

Fonte:

http://www.carodirettore.eu/index.php?option=com_k2&view=item&id=3114:perch%c3%a9-il-parlamento-europeo-deve-trasferirsi-a-bruxelles&lang=it


Come ci vedono dall'estero - African illegal Aliens destroy Italy


Sahara Occidental II


La ONU, continuando su labor mediante el enviado personal del Secretario General, continuo reuniéndose in sito con los partidarios de la autonomía, la independencia y los DD.HH, reunidos con los Saharauis de todas las tendencias políticas, se expresaron también algunos sintiéndose excluidos de las negociaciones en las cuales se ventilaba su futuro, siendo importante apreciar la existencia de quienes apoyan la propuesta de Marruecos como también los que están en contra, problema de gobierno sobre el territorio y preocupaciones sobre los DD.HH, para abordar la propuesta de autonomía con confianza.
La Sec. Gral. -por su representante- Invocaba que para tener progresos en estas negociaciones y llegar a un buen final se necesitaban que todas las partes demostraran flexibilidad –se desarrollaba en virtud del Capítulo VI de la Carta de las Naciones Unidas- y que por lo tanto podrían libremente aceptar o rechazar las propuestas de la otra. Es importante resaltar que siempre ronda Argelia que dice que no es parte del conflicto y la ONU precisa que las partes son Marruecos y el Frente Polisario y Argelia que reitera que no es parte, refiere que está dispuesta a cooperar siempre y cuando se respete el principio de libre determinación.
Es interesante observar como los Saharauis de todas las orientaciones siempre expresan que son excluidos del proceso de negociación de los Saharauis autóctonos y muchas veces opinan que ni el gobierno de Marruecos ni el Frente Polisario representan sus intereses. Es lamentable por cierto en este terreno las denuncias sobre violación a los DD.HH, inclusive trabajo infantil y violación sexual. En Mayo del 2013 Marruecos ratificó la Convención Internacional para la protección de Todas las Personas contra las Desapariciones Forzadas y en marzo de 2014 notificó que iban a depositar los instrumentos de ratificación del Protocolo Facultativo de la Convención Contra la Tortura y otros tratos crueles, Inhumanos o Degradantes.
Sin embargo, la ONU ha seguido recibiendo denuncias sobre casos de abusos en el Sahara Occidental inclusive torturas y tratos degradantes; razón por la que considero modestamente sin ser exhaustivo por no tener un conocimiento cerca, sino esencialmente a documentos oficiales de la ONU –entre otros- que el Consejo de Seguridad de ONU debe tratar de poner fin a esta situación que a la larga solo genera odios encontrados entre cuasi hermanos y graves daños económicos entre otros para el desarrollo de esta hermosa zona del mundo que debería buscar su reunificación como nación y Estado, ajena por ejemplo al sentimiento supuestamente independiente pero soñador de un liderazgo tercermundista por parte de Argelia e intereses en contra de la reunificación que deberían abrazar como su destino común, en un siglo en el que más que terceros o cuartos mundos, se impone la viabilidad de los pueblos hacia su desarrollo.
En marzo de 2014 el Ministro de Relaciones Exteriores informó que el Consejo de Gobierno presidido por su Majestad Mohammed VI y el Consejo de Ministros habían aprobado un proyecto de Ley sobre los Tribunales Militares para procesar a civiles acusados de algún delito en tiempo de paz, incluyendo la prohibición de recurrir a los tribunales militares para procesar a civiles acusados de algún delito en tiempos de paz, situación que mejora en algo el desarrollo de los DD.HH; así también, el Frente Polisario expresó su disposición a cooperar con los órganos de DD.HH y estableció el Comité Saharaui de Derechos Humanos. Todo esto, entre otros aportes y esfuerzos por llevar adelante el tema con la mayor concordia, al menos es nuestro deseo.
En lo político, Marruecos formó parte de grandes imperios como Roma, Cartago, Bizancio y el Imperio árabe-musulmán y refiero esto porque siempre habrá quienes no quieren ver un mundo árabe unido, una Indoamérica hermanada y fuerte, una sola China.
(Continuación del artículo del 22 mayo)

Fonte: http://larazon.pe/opinion/28104-sahara-occidental-ii.html/

https://www.facebook.com/pages/Fernando-Calle-Hayen/291500827713935?fref=ts

http://www.fernandocalle.com/

https://twitter.com/FernandoCalle_H/status/631496953302503424?s=04



Corrupción en Marruecos-Asilah - Vice-Asilah Morocco - Vice-Asilah Marocco - Vice-Asilah Maroc


El cadáver hallado a finales de enero en Marruecos es del mariscador desaparecido en Rota

Le corps trouvé à la fin de Janvier au Maroc est le maréchal disparu à Rota

The body found at the end of January in Morocco is the marshal disappeared in Rota

Il corpo si trova alla fine del mese di gennaio in Marocco è il maresciallo scomparso a Rota

http://www.larazon.es/sociedad/el-cadaver-hallado-a-finales-de-enero-en-marruecos-es-del-mariscador-desaparecido-en-rota-KD8731792#.Ttt1bE6vOIAHIX7

Marocco: il Re colpito dalle rivelazioni di Swiss Leaks

Marruecos: el rey sorprendido por las revelaciones de fugas suizos

Morocco: King struck by the revelations of swiss leaks

Maroc: le roi frappé par les révélations de swissleaks

http://arabpress.eu/marocco-il-re-colpito-dalle-rivelazioni-di-swiss-leaks/56772/#



India Violating Human Rights In Kashmir Amnesty International Today's Latest News Update


https://www.youtube.com/watch?v=zPXgLQZVfRk

Italia - Europa - Fabio Porta


martedì 4 agosto 2015

DICIAMO NO ALLA CORRUZIONE


Dopo gli scandali tra i quali, le malversazioni dei fondi dei partiti politici nella Regione Lazio, e lo scandalo di Franco Fiorito che, da quanto si apprende, sarebbe indagato per peculato nell'inchiesta sui fondi del PDL alla Regione Lazio, con conseguenza, le dimissioni della ex governatrice Renata Polverini, devo dire che, è necessario intervenire con estrema decisione, con coraggio e severità, altrimenti, la politica rischia di morire nel discredito in conseguenza di comportamenti collettivi ed individuali intollerabili al senso comune e alla coscienza pubblica, questi probabili atti di corruzione sono inaccettabili ed inopportune per la credibilità della politica nel nostro Paese, la corruzione è un cancro che va fermata senza sé e senza ma, perché non possiamo accettare che si prenda in giro ai nostri Connazionali cittadini che di per sé, forse, molti hanno perso la fiducia nella nostra classe politica dovuti a questi atti vergognosi. Penso che, Renata Polverini ha fatto bene a dimettersi, ora però, bisogna approvare quanto prima il ddl anticorruzione, ci vuole trasparenza per controllare possibili atti di corruzione, bisogna fare pulizia e riportare la fiducia nella politica ai nostri cittadini.

Ogni atto di corruzione è inimmaginabile ed inaccettabile, perché è un cancro che danneggia il sistema istituzionale del nostro Paese, e non rappresenta nessuna garanzia ai nostri cittadini, e per questo motivo, bisogna dire no alla corruzione.

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=53064

lunedì 15 giugno 2015

L'ITALIA FUORI DALL'EURO

 
Abbiamo messo alla guida della banca Centrale Europea a Mario Draghi, ma ormai, non serve a niente per l'economia dell'Italia, a pochi giorni delle prossime elezioni europee, ritengo necessario considerare la possibilità di uscire dall'euro, al nostro Paese non conviene affatto una moneta forte, perché, penalizza l'export e il turismo, occorre una moneta più debole per favorire l'export e il turismo, naturalmente, si deve considerare il fatto che, al ritorno della Lira, l'inflazione salirà ma sono sicuro che a lungo termine il risultato sarà positivo per l'economia, basta ascoltare ai cittadini che, chiacchierando mi hanno detto che con la Lira si stava meglio, c'era più consumo e le cose costavano di meno, ma io mi domando, se si studia la possibilità di uscire dall'euro però, invece di ritornare alla lira, si adottasse il Dollaro? così si eviterebbe la salita dell'inflazione, considerando che il dollaro è una moneta in circolazione, a differenza della nostra lira, ormai, non saremmo il primo Paese a fare una cosa del genere, l'ha fatto l'Ecuador di Rafael Correa, e non ha avuto problemi con l'inflazione. Il partito Fratelli d'Italia ne ha parlato in varie canali di uscire dall'euro, mi chiedo, come mai, ed avendo i numeri alla Camera dei Deputati e del Senato, non hanno a quanto pare, fino ad oggi chiesto un referendum contro l'euro? solo propaganda politica per le europee?, tuttavia, ci sono due partiti che non aspettano le europee per organizzare comizi contro l'euro, per esempio la Lega Nord, che ha fatto benissimo a far capire quanto ci danneggia un euro forte, oppure il movimento 5 stelle, che sicuramente organizzerà un referendum contro l'euro dopo le europee, io voglio solo ricordare, che quando hanno promesso di restituire le indennità parlamentare, il M5S, dopo essere eletti l'hanno restituito, vale a dire che, le cose che hanno detto l'hanno fatto. Faccio una parentesi, visto che parliamo di economia, vorrei assolutamente ricordare che il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, a quanto sembra, aveva minacciato di portare le sue imprese all'estero, ora le vorrei suggerire, se in caso li portassi all'estero, di investire in Perù, il Perù adesso è una economia forte, dove la crescita del pil è di +6,7%, in cui, la Direttrice Lagarde del FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha detto che il Perù è la locomotore di America, le immatricolazioni di auto di lusso è del +35% tra cui i favoriti sono l'Audi e l'Alfa Romeo, con questa battuta al nostro Presidente di Confindustria, ritengo importante nella nostra politica estera, considerare e migliorare ancora di più i rapporti bilaterali con il Perù, sarebbe opportuno, che la nostra classe politica, e le nostre commissioni esteri della Camera e del Senato, puntino ad avvicinare l'Italia al Perù e rafforzare di più i rapporti bilaterali, soprattutto nel campo giuridico ed economico.
 
 

¿Gratificaciones?


Sin duda que el tema de las gratificaciones pasa por una situación que reviste la mayor seriedad por tratarse de la asistencia a la enfermedad de los asegurados; es decir en su gran dimensión para los trabajadores y sus familias. Todos sabemos y valoramos la importancia del Seguro Social, sabemos y sentimos también la insuficiencia del servicio, siendo conscientes que a pesar de ello es casi el único lugar de asistencia médica al que podemos recurrir cuando no tenemos medios para la asistencia particular.
Los peruanos escuchamos, leemos y vemos a la elite intelectual, política y ejecutiva de la seguridad social, sostener que existe falta de recursos, que ESSALUD se encuentra en crisis, que los malos directivos entre otros han manejado mal por decir lo menos, los fondos de los trabajadores y en muchos casos hasta delictivamente y entonces nos preguntamos donde están nuestros parlamentarios, donde están las centrales sindicales y sus lúcidos como sensibles dirigentes con el dolor humano, que inclusive tienen representación ante el directorio de ESSALUD, donde están por ejemplo para recordar que el Art. 12° de la Constitución Política del Perú, de nuestro país, señala que ” Los fondos y las RESERVAS de la seguridad social son INTANGIBLES ” .
NO TOCAR, diríamos en forma más simple y entonces el pueblo, cuando escucha de boca de las dignidades referidas que a la seguridad social le adeuda el estado, empresas privadas en sumas de 5,000 millones más o menos, lo cierto es que le debe y agregan a veces que los gobiernos de turno han hecho uso – sin autorización alguna – del dinero de los asegurados, nos preguntamos ¿es tan fácil deber y no pagar cuando se trata del dinero de los trabajadores, de la gente que tiene menos recursos? ¿ es tan fácil coger, tomar el dinero del pueblo cuando la constitución dice NO TOCAR , ES INTANGIBLE? ¿Dónde están los referidos?, como puede la SUNAT en cuestión de minutos -cuando quiere- embargar cuentas corrientes, de ahorros, cerrar negocios, empresas, embargar, rematar inmuebles etc., de PEQUEÑOS y “grandes” deudores.
Sería conveniente que ante el esfuerzo de los Srs. parlamentarios por lograr un consenso casi unánime por tratarse de la mejoría del pueblo, de mejorar la capacidad de consumo de los trabajadores y aprobar casi por unanimidad la “exoneración de los descuentos sobre los aportes de los trabajadores en sus gratificaciones” y ante la amenaza de que por esta norma se elevaría el monto de pago sobre el aporte de los trabajadores; el gobierno, las centrales sindicales y el pueblo, generen que mejorando la norma y ampliando con otra el derecho en el sistema se señale que esta exoneración se realice sobre las remuneraciones que no excedan los diez mil soles mensuales o menos si se cree conveniente, considerando que posiblemente a quienes reciban en julio y diciembre cincuenta mil, setenta mil o más nuevos soles con su gratificación no les hará mucho daño y legislar para que se cobre igual que la SUNAT a los deudores de ESSALUD y procese a quienes han tocado ilegalmente los fondos y reservas de la seguridad social.
Todo esto, bajo el sentimiento de la justicia o lo más cercano posible; se supone que en toda sociedad humana, la mayoría de sus integrantes tienen una concepción de lo justo y debemos considerar una concepción de lo justo considerando una virtud social el actuar de acuerdo con esta concepción. Todavía existe la posibilidad que los trabajadores y sus dirigentes como el ejecutivo y la representación política reflexionen , como bien sostienen en nombre y en beneficio de los trabajadores y los sagrados intereses del pueblo. Existe la alternativa del segundo párrafo del Art. 108 de la Constitución Política del Estado

Fonte: http://larazon.pe/opinion/27189-gratificaciones.html/

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Le esportazioni nelle regioni italiane - di Istat


Nel primo trimestre del 2015, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite di beni sui mercati esteri sono in aumento sia per le regioni nord-orientali (+2,9%) sia per quelle meridionali e insulari (+2,5%). Un piccolo incremento si registra per le regioni dell'Italia nord-occidentale (+0,1%) mentre quelle dell'Italia centrale sono in flessione (-1,9%).
Nei primi tre mesi del 2015, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in un contesto di incremento del 3,2% dell'export nazionale, l'Italia nord-orientale registra la maggiore crescita dell'export (+7,3%). Seguono, con incrementi tendenziali più contenuti, le ripartizioni meridionale (+3,6%), nord-occidentale (+2,1%) e centrale (+1,0%). Una marcata contrazione delle vendite all'estero si rileva per le regioni dell'Italia insulare (-12,0%), soprattutto per la forte flessione delle esportazioni di prodotti petroliferi raffinati.
Tra le regioni che forniscono un contributo rilevante alla crescita tendenziale dell'export complessivo nel primo trimestre del 2015 si mettono in luce, come particolarmente dinamiche: Friuli-Venezia Giulia (+31,8%, anche per effetto delle vendite di mezzi di navigazione marittima), Veneto (+5,9%), Piemonte (+5,5%) ed Emilia-Romagna (+3,7%).
Tra le regioni che contribuiscono invece a frenare l'espansione dell'export nazionale nel primo trimestre 2015 si segnalano Sicilia (-21,8%), Marche (-6,7%) e Puglia (-5,5%).
L'aumento delle esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, dal Friuli-Venezia Giulia e di autoveicoli da Piemonte, Basilicata ed Emilia-Romagna spiega oltre la metà dell'incremento dell'export nazionale nel primo trimestre del 2015.
Nello stesso periodo, la contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, da Lombardia, Puglia e Piemonte contribuisce a frenare l'export nazionale per un punto percentuale.
Nel primo trimestre del 2015, le province che contribuiscono in misura più marcata a sostenere le vendite nazionali sui mercati esteri sono Gorizia, Torino, Trieste, Potenza e Vicenza.
Il calo delle vendite all'estero dalle province di Siracusa, Massa-Carrara, Pavia e Ascoli Piceno contribuisce a frenare la crescita dell'export nazionale.

Roban a los pobres de Marruecos - Rob pauvres du Maroc - Rob the poor of Morocco - Rob i poveri del Marocco


Swissleaks, evasione fiscale mondiale: da John Malkovich al re del Marocco

Swissleaks, tax evasion worldwide: John Malkovich as the king of Morocco

Swissleaks, la evasión de impuestos en todo el mundo: John Malkovich como el rey de Marruecos

Swissleaks, l'évasion fiscale dans le monde entier: John Malkovich comme le roi du Maroc

http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2015/02/08/ARMcgGTD-swissleaks_malkovich_mondiale.shtml

Dos policías resultan heridos en la frontera entre Melilla y Marruecos por una avalancha de porteadores

http://www.telecinco.es/informativos/sociedad/frontera-Melilla-Marruecos-avalancha-porteadores_0_1937775224.html


India: Controversy erupts over Union Minister Kiren Rijiju's remarks on beef


https://www.youtube.com/watch?v=KOyY6N8f6_c

Radio


venerdì 12 giugno 2015

Oggi Roma ricorda con una targa il sacrificio di Allende e la solidarieta’ internazionale negli anni della dittatura di Pinochet in Cile - promossa tra i parlamentari dall’On. Fabio Porta


“Roma ricorda CHILE DEMOCRATICO organizzazione internazionale delle forze democratiche cilene in esilio che qui ebbe sede dal 1973 al 1988 dopo il colpo di Stato in Cile e la morte del Presidente Salvador Allende (11 settembre 1973)”: queste parole sono da oggi scritte sulla targa di marmo collocata sulla parete del palazzo di Via di Torre Argentina 21, a perenne ricordo di una delle pagine più drammatiche della storia dello scoro secolo ma anche di una straordinaria e lunga parentesi di solidarietà internazionale.
Qualche mese fa un appello promosso dal deputato Fabio Porta e dalla senatrice Monica Cirinnà aveva chiesto al Sindaco di Roma la collocazione di questa targa in occasione della prossima visita a Roma della Presidente della Repubblica cilena Michelle Bachelet.
Oggi il progetto si è concretizzato; la targa è stata scoperta alla presenza della Presidente del Cile, dell’ex Presidente della Repubblica italiana Napolitano e del Sindaco Marino.
Tanti gli intervenuti, in rappresentanza della comunità cilena residente in Italia e di coloro che in quei lunghi anni di dittatura erano impegnati in prima fila nel nostro Paese per dare sostegno agli esiliati cileni e tenere alto il livello della solidarietà internazionale.
“Sono grato al Sindaco Marino per aver risposto prontamente al nostro appello – ha dichiarato l’On. Fabio Porta – e particolarmente emozionato per aver preso parte alla bella e significativa cerimonia di questa mattina; la democrazia e la libertà sono infatti valori che vanno alimentati ogni giorno con il nostro esempio concreto e la nostra testimonianza attiva – ha aggiunto il deputato eletto in America Meridionale – e a volte anche questi atti simbolici e rievocativi ci aiutano a non dimenticare e a trasmettere alle nuove generazioni il legato di migliaia di uomini e donne che hanno dato anche la loro vita per trasmetterci questi valori.”

Fonte: http://www.fabioporta.com/it/notizie/notizie.asp?noticias=926&Classe=Noticias

lunedì 1 giugno 2015

LE AUTO BLU



Il Presidente di Francia Francois Hollande ha proposto di abolire le auto blu, io mi ricordo che l'allora Ministro Roberto Brunetta ne aveva fatto quasi lo stesso discorso, chiedendone di abolire alcune auto blu, però mi domando, alla fine quella proposta si è realizzata oppure ancora non si ha abolito nessun auto blu? Forse sarebbe il caso di ripensarci, non dico di abolire tutte le auto blu, ma sì, di diminuire alcune auto blu.
 
Teniamo conto che, il nostro Paese, è il Paese con più auto blu d'Europa e chissà degli Stati Uniti, però almeno qualcosa si sta muovendo a partire del 2012, perché, con la spending review c'è stato un calo del 19,4% delle auto blu ma ne restano 8mila, si può dire che ancora è un bel numero e forse si potrebbe diminuire ancora di più, naturalmente non avrebbe senso avere come auto blu una macchina importata, visto che noi siamo un Paese produttore di automobili, ha un senso se d'ora in poi, le nostre auto blu che avremmo siano prodotti nel nostro Paese o almeno, appartengano alle tante imprese del nostro made in Italy, come l'Alfa Romeo, Lancia, Fiat, Masserati, Iveco, Fiat, ecc.

Le auto blu presenti nel Paese sono così distribuite: 25,8% nelle amministrazioni centrali e 74,2% alle amministrazioni locali (36,0% nei Comuni, 12,1% nelle ASL, 8,6% nelle Province, 7,9% nelle Regioni)

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=51277

giovedì 28 maggio 2015

La Fiat resta in Italia?


La Fiat resta in Italia? Quando la Fiat era in crisi ha ricevuto gli aiuti dello Stato, ora che sta bene dovrebbe contribuire di più con l'Italia ma non mi stupirei se traslocasse la sua sede negli Stati Uniti e la capisco perché sembra che nel nostro paese non ci sia voglia di vendere automobili.

Fonte: http://www.milanofinanza.it/blog/orsi-e-tori/lettere/articolo-201403312021236013



domenica 17 maggio 2015

Crisi governo, Quagliariello: "Non aderirò a nuova Forza Italia"



https://www.youtube.com/watch?v=22CuBYEk4eo

Entrevista en Radio San Borja - 07.04.2015 - Interview on Radio San Borja - 07/04/2015 - Interview sur Radio San Borja - 04/07/2015 - Intervista su Radio San Borja - 2015/07/04


http://www.fernandocalle.com/

https://www.facebook.com/pages/Fernando-Calle-Hayen/291500827713935

https://twitter.com/fernandocalle_h

Policia espańola robando a los marroquies



Charlie Hebdo getta un’ombra sul turismo in Marocco

Charlie Hebdo casts a shadow on tourism in Morocco

Charlie Hebdo proyecta una sombra sobre el turismo en Marruecos

Charlie Hebdo jette une ombre sur le tourisme au Maroc

http://arabpress.eu/charli-hebdo-sul-turismo-getta-unombra-sul-turismo-marocco/56395/#

Pericoloso spacciatore espulso e scortato fino in Marocco

Trafiquant de drogue dangereuse expulsé et escorté au Maroc

Narcotraficante peligroso expulsado y escoltó a Marruecos

Dangerous drug dealer expelled and escorted to Morocco

http://corrieredellumbria.corr.it/news/cronaca/165935/Pericoloso-spacciatore-espulso-e-scortato-fino.html

India, la situazione in Siria alimenta la crisi e il crollo della rupia - economy



https://www.youtube.com/watch?v=22CuBYEk4eo

Blocco Navale - Unione Europea - Trattato Schengen


SALONE DEL LIBRO DI TORINO - di Grande Oriente d'Italia


Per una indisposizione fisica del Gran Maestro degli Alam Antonio Binni è rinviato ad altra data l'incontro che era in programma per il 17 maggio al Salone del libro di Torino con il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi. E' confermato invece l'appuntamento in calendario per la stessa giornata dedicato al tema "Esoterismo sociale di Ben Parodi" con il Grande Oratore del Grande Oriente d'Italia Claudio Bonvecchio, il giornalista Alberto Samonà, Andrea Pruiti della Fondazione Piccolo Calanovella, e la vedova Parodi Annamaria Corradini, (Padiglione 2 stand K25 J26)

Torino, 17 maggio 2015



Dati di sintesi del fabbisogno del settore statale - marzo 2015 - di Ministero dell'Economia

                                                   Ministero dell'Economia e delle Finanze

Comunicato Stampa N° 109 del 15/05/2015

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di marzo 2015.
Saldo di cassa del settore statale del mese di marzo 2015
 Milioni di euro
Formazione del saldo di cassa 
Entrate32.018
Spese51.509
di cui: spesa per interessi10.734
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+)-19.491
Copertura del saldo di cassa 
Totale (1)19.491
Titoli a breve termine-1.702
Titoli a medio-lungo termine17.884
Titoli esteri2.022
Altre operazioni (2)1.287
(1) La copertura del saldo di cassa del Settore Statale indica il reperimento (+) o l’accumulazione (-) di risorse finanziarie nette conseguenti al fabbisogno o alla disponibilità registrate dal lato della formazione. E’ data dalla differenza tra le operazioni di accensione e rimborso prestiti dello Stato, dalla variazione delle giacenze sui conti correnti presso la tesoreria statale intestati a soggetti esterni alla Pubblica Amministrazione, al netto della variazione del conto disponibilità e di altre partite minori.
(2) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità.

Roma 15/05/2015                                                       
                                                     

mercoledì 29 aprile 2015

L’Italiano in Perù: colloquio con Anna Greco


Anna Grazia Greco è la dirigente scolastica dell'Ambasciata d'Italia a Lima. Con lei abbiamo parlato dell’insegnamento dell’italiano nel Paese e dello stato della Scuola italiana paritaria Antonio Raimondi, di Alberto Calle

Lima
D. Cosa ci può dire della sua esperienza con le nostre scuole Italiane all'estero?
R. In Perù, abbiamo una sola scuola riconosciuta dal Governo Italiano, la scuola italiana paritaria Antonio Raimondi che offre un servizio dall'infanzia al liceo scientifico e linguistico per oltre 1000 studenti. Il target sociale delle famiglie è tendenzialmente medio alto, la scuola è in linea con le altre scuole italiane dell'America Latina.
 
D. Possono frequentare la scuola le persone con disabilità?
R. Al momento non ci sono persone che frequentano che siano in situazione di disabilità.
 
D. Se ci fossero connazionali con problemi di disabilità, la scuola potrebbe accettare l'ingresso?
R. Essendo una scuola Italiana paritaria deve seguire le disposizioni Italiane, per cui deve garantire l'istruzione come prevede la legge.
 
D. Ho visto che si diplomano solo circa una trentina di studenti. È obbligatorio per gli studenti finire il ciclo accademico?
R. È una scuola biculturale, pertanto, al termine del terzo anno di liceo si ha la conclusione del percorso peruviano, per cui molti studenti desiderano non proseguire il percorso con l’ultimo anno del liceo. Questo significa che non concludono il percorso "italiano" e questo determina il basso numero di diplomati liceali della Raimondi. Chiaramente, auspico che gli studenti decidano di proseguire con il quarto liceo e concludere il percorso scolastico italiano e valutino anche i benefici che questa decisione può portare, per esempio avere due titoli di studio, agevolazioni per le iscrizioni alle università e così via.
 
D. Esistono, in Perù, scuole dove si studia la nostra lingua?
R. Ci sono scuole come Santa Margherita del Callao, in cui si insegna l'Italiano come seconda lingua. La Santa Margherita è una scuola che tiene molto alle radici italiane per cui pianifica, oltre alle lezioni, anche iniziative e eventi italiani. Poi c’è la scuola Dante Alighieri a Lima e la Scuola “San Benito da Palermo” di Arequipa, nonché l’Istituto Culturale Italo-Peruviano di Arequipa, dove si insegna la lingua Italiana.
 
D. Lei ha svolto un buon lavoro in Venezuela: è vero che in Venezuela la nostra lingua è la seconda lingua insegnata nelle scuole?
R. Sì, c'è una risoluzione di legge per cui un consistente numero di scuole hanno l'italiano nel curriculum: questo comporta anche un avvicinamento agli usi e costumi italiani in generale e determina un interesse verso la cultura, che è molto apprezzata.

Fonte: http://portale.lombardinelmondo.org/nazioni/americalatina/articoli/mondoeconomico/coann

MAROCCHINI SELVAGGI - WILD MOROCCAN - SALVAJE MARROQUÍ - WILD MAROCAIN


Le Maroc débloque 9,2 M€ pour lutter contre les effets de l’attentat de Charlie sur le tourisme

Il Marocco rilascia € 9.200.000 per la lotta contro gli effetti dell'attacco sul turismo Charlie

El Marruecos libera € 9.200.000 para luchar contra los efectos del ataque en el turismo Charlie

The Morocco releases 9.2 million to fight against the effects of the attack on Charlie tourism

http://www.econostrum.info/Le-Maroc-debloque-92-M-pour-lutter-contre-les-effets-de-l-attentat-de-Charlie-sur-le-tourisme_a19721.html

Prohíben a Marruecos participar en próximas dos ediciones de la Copa Africana

Morocco prohibit participate in next two editions of the African Cup

Marocco vietare partecipare a prossime due edizioni della Coppa d'Africa

Maroc interdit de participer à deux prochaines éditions de la Coupe d'Afrique

http://www.el-nacional.com/bbc_mundo/Prohiben-Marruecos-participar-Copa-Africana_0_569943160.html

“La reforma electoral no puede esperar más”



El tema de la reforma electoral se ha convertido en una lucha contra el tiempo. Tras la elección de los magistrados del Tribunal Constitucional (TC), la designación del nuevo defensor del Pueblo y la aprobación de un paquete de nuevas normas electorales constituyen los dos grandes objetivos de este Congreso. Los especialistas consultados coinciden: la reforma electoral no puede esperar más.
Las claves. En lo sustancial, la reforma comprende cuatro leyes que buscan mejorar el sistema electoral peruano: la nueva Ley de Partidos Políticos, la nueva Ley de Derechos de Participación Ciudadana y Control Ciudadano (sobre la revocatoria), el Código Electoral y el Código Procesal Electoral.
Estas iniciativas legislativas proponen tres puntos básicos, según el legislador Omar Chehade, presidente de la Comisión de Constitución. El primero es evitar la postulación de candidatos a jefes de Estado, congresistas y presidentes regionales que tengan antecedentes penales; el segundo punto busca que el Jurado Nacional de Elecciones conozca las hojas de vida de todos los postulantes a cargos públicos; y el tercero consiste en la eliminación del voto preferencial.
Se busca “que se dé prioridad a la meritocracia interna de los partidos, para que no haya personas que por su dinero tengan más posibilidades de llegar al Congreso”, afirma Chehade.
LEY BÁSICA. Sobre la nueva Ley de Partidos Políticos, el exmagistrado del TC Fernando Calle Hayen opina que es fundamental que sea compatible con la Ley Electoral.
Según el profesor de Derecho, es beneficioso que la nueva ley establezca la obligatoriedad de las elecciones internas en los partidos para elegir a sus candidatos a los procesos electorales.
En su opinión, la elección interna debe realizarse ocho meses antes de la elección popular. “Es en ese momento que los partidos políticos o grupos independientes reconocidos por la ley, o las alianzas, tendrán que presentar los padrones de sus simpatizantes al JNE para que sean revisados por la ONPE y el Reniec”, señala el jurista.
La votación interna tendría otro beneficio: establecería el orden en que los candidatos serían presentados. “Los afiliados expresarán con su voto el orden de la lista parlamentaria. Sería lo ideal”, agrega Calle.
En cuanto a la propuesta para que el Estado entregue dinero a las agrupaciones políticas, Calle Hayen califica de positiva la iniciativa, pero destaca que “primero hay que darle solidez a los partidos políticos”.
OTRA MIRADA. Así como se propone que el Estado otorgue dinero a las agrupaciones políticas, también se sugiere sancionar a aquellas que cometan faltas.
“Las sanciones no solo deben ser económicas, sino políticas. Por ejemplo, si hay una falta grave, el partido puede ser sancionado con su eliminación del registro de partidos”, opina el especialista Fernando Tuesta Soldevilla.
Para el exjefe de la ONPE, el financiamiento público de los partidos permitirá que estos no se vean obligados a solicitar dinero malhabido, pero sostiene que las instituciones deben ser más rigurosas con la rendición de cuentas. “Financiamiento público con mayores controles” es su conclusión.
Por ahora, el debate sobre la reforma electoral se quedó a medias en el pleno del Congreso.
“Estamos distraídos en denuncias, en escándalos, cuando lo más importante es fortalecer las instituciones democráticas del Perú. Una, los partidos políticos, y la otra, el sistema electoral”, acota Chehade.
El congresista oficialista duda que se aprueben las cuatro leyes de la reforma electoral, pero espera que se dé luz verde a la Ley de Partidos Políticos, a la eliminación del voto preferencial y al financiamiento a los grupos políticos, tres puntos claves del sistema electoral.
JNE LIDERA CAMPAÑA POR CAMBIOS
El Jurado Nacional de Elecciones (JNE) ha emprendido una campaña para promover el debate de la reforma electoral en el Congreso de la República.
Mediante un video, explica en qué consiste la nueva Ley de Partidos Políticos, la nueva Ley de Derechos de Participación Ciudadana y Control Ciudadano, el Código Electoral y el Código Procesal Electoral.
La idea es que el pleno del Congreso, que se inicia en marzo, debata las reformas pendientes.

Fonte: http://diariocorreo.pe/politica/la-reforma-electoral-no-puede-esperar-mas-565230/

https://www.facebook.com/pages/Fernando-Calle-Hayen/291500827713935