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mercoledì 8 ottobre 2014

ELEZIONI ANTICIPATE


Ormai sono due governi che non sono stati eletti dal Popolo, entrambi hanno fallito con la politica estera dell'Italia, parlo del caso dei due marò, entrambi non hanno fatto niente per far sentire la voce dell'Italia e mi chiedo, a caso il nostro Paese, l'Italia non conta nulla per la Nato e il suo art.5 dello Statuto, e per gli alleati, oppure, è proprio la classe politica e i partiti (nessuno escluso) che fanno vedere l'Italia quanto non conta nella politica estera?. Questo sarebbe il motivo principale per chiedere di restituire la democrazia in Italia e la scelta del Popolo Italiano a eleggere il prossimo governo, proprio per questo motivo, non si può perdere più tempo, si vada alle urne, si vada alle elezioni anticipate, gli altri motivi sono ancor peggiori, una Camera e Senato che è proprio bloccata, e sembra incredibile che i lunedì e venerdì non ci siano lavori nell'Aula.
 
Sento dire a Matteo Renzi che sono troppe 5 forze di Polizia, è triste dire una frase del genere quando gli autisti dell'Atac hanno subito delle aggressioni, io al suo posto, direi che sono troppe i Deputati e Senatori in Aula, io al suo posto, valuterei questo spreco della politica, io al suo posto, farei un paragone di tutti i Parlamenti nel mondo, per valutare i numeri in Aula, sono convinto che l'Italia è il Paese con maggior numero di Deputati e Senatori, ognuno con uno spreco inimmaginabile della spesa pubblica, è triste che ci sia un confronto al di fuori delle regole (Stato contro Stato), ma a volte accade quando lo Stato non risponde alle necessità del Popolo e dei suoi Cittadini, quando lo Stato si vede davanti alla Corruzione irrisolta come l'Expo di Milano e Venezia, tra tante altri. Ora è arrivato il momento di evitare il peggio, ma soprattutto di ridare la democrazia all'Italia, una democrazia parlata sempre da Silvio Berlusconi, ma che nemmeno lui, a quanto sembra, vuole ridare il diritto di voto ai Cittadini, addirittura chiedendo a Fitto di abbandonare il suo partito, solo perché, Fitto stava dalla parte del suo elettorato e della democrazia tanto menzionata da Silvio Berlusconi.
 
E' triste vedere al Deputato della minoranza del Pd Alfredo D'Attore votare la Jobs Act, nonostante lui dica che sia un errore e non sia d'accordo, allora, è una presa in giro al suo elettorato? Se crede che è un errore non la voti oppure voti contro, altrimenti, che esempio darebbe ai suoi elettori? lo stesso vale anche per Cesare Damiano, dire voteremo la Jobs Act anche se in senso critico, è una contraddizione assoluta e di male esempio ed immagine per i suoi elettori, cosa potranno pensare i loro elettori? contiamo che esiste già una diminuzione di iscritti al PD, io rifletterei abbastanza su questi punti, ma una cosa è chiara nella storia, quando lo Stato non c'è, ricadde ogni potere del governo istituzionale, ricordiamo all'ultimo Re di Francia e la rivoluzione francese, e sono convinto che il primo segnale di scontro Stato contro Stato si è visto proprio il 6 ottobre, con l'invasione pacifica della Camera da parte di circa 600 sindaci che hanno "occupato" gli scranni di Montecitorio per avviare un colloquio franco e aperto con le istituzioni. Il tutto di fronte alla presidente della Camera, Laura Boldrini, a Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del consiglio, e a Maria Carmela Lanzetta, ministro per gli Affari regionali. Cari Connazionali, riflettiamo e pensiamo al futuro dell'Italia, io per esempio durante il percorso del Tirocinio presso l'Ambasciata d'Italia, ho rinunciato alla solita mancia, considerando che viene pagata dalla tasca degli Italiani, vale a dire dalle tasse, ma non tanto era il motivo, bensì che l'Italia è in crisi. E voglio che sia scritto che se avessi l'opportunità in un futuro lo rifarei, ma non a voce, lo pubblicherei perché i Cittadini lo possano vedere, forse la Classe Politica dovrebbe iniziare la sua riflessione da lì.
 

martedì 7 ottobre 2014

Remigio Ceroni (Pdl) ospite ad Unisu Web Tv



https://www.youtube.com/watch?v=SLDIGMLHXlM

https://www.youtube.com/watch?v=FhZ8MrJhH_g

CASO RUBY (Forza Italia)


E' chiaro che il nostro Paese è rimasto turbato della vicenda delle festini del nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ed è normale che la fiducia al nostro Premier sia scesa di 9 punti, ma è ancor peggio che l'immagine del nostro Paese, si veda all'estero con grande vergogna ed imbarazzo, basta vedere le notizie apparse sui giornali di tutto il mondo (New York Times, Le Figaro, Le Monde, El Pais, ecc.), per rendersi conto dello scandalo del caso Ruby, e non soltanto, con questo pessimo comportamento del nostro Premier, circa il 30% dei nostri connazionali dichiara di provare vergogna per l'immagine del nostro Paese all'estero, perciò, nonostante abbia fatto un buon governo, mi sembra che le dovrei chiedere al nostro Premier di fare un bene all'immagine del nostro Paese, dimettendosi al suo carico di Presidente del Consiglio, che faccia un passo indietro e si dimetta per continuare con un governo tecnico, e al Gip di Milano, di chiarire con le prove tutta la vicenda del caso Ruby.
 
E' necessario ricordare che, in questo momento non converrà al nostro Paese andare alle elezioni anticipate, considerando il difficile momento che sta attraversando il mondo (Egitto, Irlanda, Tunisia, ecc.), ma questo non impedisce le dimissioni del nostro Premier, né tanto meno di fare una mozione di sfiducia al nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, perché, esiste la possibilità di creare un governo tecnico                    

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=33875


Omnibus - Berlusconi, il cerchio magico e la crisi di Forza Italia


https://www.youtube.com/watch?v=SLDIGMLHXlM

https://www.youtube.com/watch?v=V1gSQbiPlM8

https://www.youtube.com/watch?v=wMLkuAFr0dU

https://www.youtube.com/watch?v=hLkWoIHMKLo

Discorso del Duce Benito Mussolini a Taranto, 7 settembre 1934


https://www.youtube.com/watch?v=SLDIGMLHXlM

lunedì 6 ottobre 2014

Alla Camera dei Deputati la cerimonia del Premio America della Fondazione Italia USA - di Sen. Lucio D'Ubaldo Fondazione Italia Usa


La cerimonia di conferimento del Premio America, promosso dalla Fondazione Italia USA, si terrà a Roma il 9 ottobre 2014, alle ore 17, presso la Camera dei Deputati, Aula Gruppi Parlamentari. Tale evento ha contato con la partecipazione di: Lucia Annunziata, direttore Huffington Post Italia, Alan Friedman, giornalista e scrittore, Frank J. Guarini, presidente emerito NIAF, Gianni Letta, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Limiti, conduttore televisivo, Margherita Maccapani Missoni, stilista, Pier Paolo Pandolfi, Fondazione HBT - Harvard University, Roberta Pinotti, ministro della Difesa, Mel Sembler, già Ambasciatore USA in Italia, Luisa Todini, presidente Poste Italiane, Alberto Calle - Redattore di Politicamente Corretto e Collaboratore di Sintesi Dialettica, On. Fucsia Nissoli e Giuseppe De Pietro, tra tanti altri illustri invitati. Un premio speciale alla memoria è stato assegnato al regista e produttore cinematografico Sergio Leone.  La cerimonia di consegna dei premi sarà introdotta dal presidente della Fondazione Italia USA, Lucio D’Ubaldo, presenterà la manifestazione il giornalista Michele Cucuzza. Il premio consiste in una pregiata opera esclusiva del maestro orafo Gerardo Sacco.

Fonte: 

http://agenziaaise.it/italiani-nel-mondo/eletti-allestero/185182-premio-america-nissoli-pi-consegna-il-riconoscimento-al-conduttore-paolo-limiti.html



giovedì 2 ottobre 2014

Decisiones constitucionales, de Fernando Calle Hayen


Los votos del Dr. Calle Hayen reflejan la posición del magistrado ante su discrepancia con algunas posiciones tomadas por la mayoría de los magistrados del Tribunal Constitucional. Casos emblemáticos como el de la píldora del día siguiente marcaron un hito, no por la sentencia en mayoría, sino por el voto del magistrado Calle, quien sostuvo que este método anticonceptivo no era abortivo, y que debería hacerse llegar de forma gratuita a las personas con menos recursos incentivando la educación sexual en los sectores más necesitados.

Tenemos también el controvertido caso de Antauro Humala, hermano del Presidente de la República, o casos como, el reconocimiento del derecho a interponer demanda de reposición laboral a pesar de haber cobrado los beneficios sociales; la reincorporación del trabajador despedido por presuntamente haber llegado en estado etílico a su centro de labores, las licencias de habilitaciones urbanas, el desistimiento de un habeas corpus, entre otras. 

El presente libro cuenta con comentarios de connotados juristas, reconocidos abogados, profesores de derecho y magistrados, tanto nacionales como internacionales además, con el Prólogo del Doctor Raúl Ferrero Costa.


Fonte:

http://www.blogdelfondo.com/2013/11/decisiones-constitucionales-de-fernando.html

http://www.amazon.com/TRES-PROPUESTAS-DE-REFORMA-CONSTITUCIONAL/dp/images/B007YA4JT2

http://tc.gob.pe/magistrados/datper_dr_fcalle.pdf

Manovra presidi in tutta Italia in preparazione dello sciopero generale



https://www.youtube.com/watch?v=SLDIGMLHXlM

OCCORRE PRENDE ATTO CHE SIAMO UN PAESE POVERO - di Giorgio Ragazzi - Società Libera


E’ ormai più di un decennio che l’economia italiana langue, o cresce assai meno della media europea. Il motivo principale è la fortissima perdita di competitività, specie verso la Germania, ma non solo. A questo si aggiungano la follia dei sussidi alle energie rinnovabili che hanno portato a quasi raddoppiare il costo dell’energia prodotta in Italia, lo sperpero di risorse in investimenti pubblici a redditività nulla o lontanissima nel tempo, l’asfissiante cascata di sempre nuovi adempimenti burocratici, il forte inasprimento della pressione fiscale.
Per riprendere una prospettiva di crescita sostenibile il presidente del consiglio dovrebbe trovare il coraggio di dichiarare che siamo un paese povero, o almeno assai più povero di prima, e che quindi l’intervento pubblico e l’intera società devono adeguarsi a questa situazione di fatto. Vediamo cosa ne discenderebbe sotto vari aspetti.
Competitività. Con i vincoli alla finanza pubblica e l’enorme debito che i mercati, prima ancora che l’Europa, ci imporranno di contenere e ridurre è impossibile stimolare la domanda con politiche fiscali espansive. E’ sull’aumento delle esportazioni nette che è giocoforza puntare. Per migliorare la competitività occorre intervenire in varie e ben note direzioni (migliore giustizia civile, meno vincoli burocratici, maggior credito alle imprese etc.) ma nell’immediato l’aspetto più rilevante è la riduzione del costo medio del lavoro, anche introducendo una maggiore flessibilità. Altri paesi hanno applicato con successo la “deflazione interna”; da noi in parte sta avvenendo senza che si dica, ma troppo lentamente ed esclusivamente a carico degli “avventizi”. E’ urgente riformare il mercato del lavoro ma non possiamo permetterci di farlo verso l’alto. Occorrerà dunque introdurre misure impopolari che però verrebbero più facilmente accettate se il governo andasse dichiarando che siamo un paese impoverito (cosa di cui l’opinione pubblica è peraltro già ben cosciente).
Investimenti pubblici. Per moltissimi anni gli investimenti pubblici in Italia sono stati persino superiori alla media europea in rapporto al PIL, eppure abbiamo infrastrutture scadenti ed insufficienti. Questo non solo perché investiamo a costi elevatissimi (3-4 volte il costo di altri paesi nel caso della TAV) ma anche e soprattutto perché investiamo male, in progetti a redditività bassissima o negativa. Non possiamo più permetterci di investire nel gran buco della Val Susa o nell’alta velocità Bari-Napoli o Palermo-Messina, progetti invece avvallati da questo governo pur senza alcuno studio di redditività o di costi-benefici. Dovremmo invece indirizzare le scarse risorse disponibili verso investimenti, magari unitariamente modesti e meno “appariscenti”, che diano benefici elevati, certi e soprattutto a breve scadenza.
Cassa integrazione. La natura originaria della Cassa integrazione è stata stravolta in specie dal 2008, allargandone a dismisura il campo di applicazione ed estendendola poi a quella “in deroga”. Oggi più di mezzo milione di lavoratori sta a casa ricevendo buona parte dello stipendio oltre ai contributi pensionistici calcolati sullo stipendio pieno. L’onere per lo Stato è divenuto eccessivo, si scoraggia la mobilità del lavoro e si acuisce l’ingiustizia sociale. Per quanto doloroso, occorrerebbe il coraggio di tornare a limitare l’uso della Cassa ai suoi intenti originali, introducendo un sussidio alla disoccupazione inevitabilmente modesto ma esteso sia a chi perde un lavoro fisso sia agli “avventizi” disoccupati.
Costo dell’amministrazione pubblica. Se riconosciamo di essere un paese povero non possiamo continuare a tollerare, ad esempio, che la Corte Costituzionale costi 4 volte più dell’omologo organo inglese, che i nostri parlamentari siano i più pagati d’Europa, che l’esercito sia pieno di generali, che ambasciatori e dirigenti pubblici siano pagati più degli inglesi o dei tedeschi, che il Governatore del Trentino guadagni assai più di Obama o quello della Banca d’Italia 3 volte l’omologo governatore della Federal Reserve.
Tagliare anche questi costi diverrebbe più facile se il presidente del consiglio andasse dichiarando che siamo un paese impoverito. Ma il suo messaggio, sinora, sembra ben diverso quando dichiara, ad esempio, che “non è tagliando i salari che si esce dalla crisi”. Sarà, ma non è certo nemmeno distribuendo bonus di 80 euro al mese a chi un posto sicuro lo ha già, con risorse ancora da trovare.

Giorgio Ragazzi

Napoli, de Magistris: “In magistratura persone per bene, ma anche delinquenti”


https://www.youtube.com/watch?v=SLDIGMLHXlM

Di Pietro contestato ad Alghero



https://www.youtube.com/watch?v=SLDIGMLHXlM

https://www.youtube.com/watch?v=aVLolFDGhBM

IGNAZIO MESSINA SU POLITICA NAZIONALE - dichiarazione



https://www.youtube.com/watch?v=aVLolFDGhBM

https://www.youtube.com/watch?v=SLDIGMLHXlM

LE MIGLIORI PISCINE D’ITALIA – ROMI PISCINE



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