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mercoledì 26 marzo 2014

Una delegazione Partito Radicale torna in Ucraina - di Partito Radicale


Per conto del Partito Radicale e di Radio Radicale, visito nuovamente l’Ucraina dopo il ‘referendum’ del 16 marzo in Crimea e l’annessione di quella regione da parte della Federazione Russa.
Mentre la capitale cerca di riguadagnare una normale vita sociale, a Maidan (Piazza Indipendenza) rimangono il palco per cerimonie e comizi e decine di tende con volontari, intenzionati a presidiarla almeno fino alle elezioni presidenziali previste per il 25 maggio; ma si discute della possibilità di una guerra, con truppe russe segnalate in movimento presso la Transnistria e infiltrazioni di agenti russi nel sud e nell’est del Paese.
Insieme a Yuliya Vassilyeva, del Consiglio Generale di Nessuno tocchi Caino, abbiamo incontrato gli amici del Centro per le Libertà Civili e di SOS Maidan, il deputato Mustava Jemilev (leader dei Tatari di Crimea), alcuni politologi, e assistito a una tavola rotonda sulla situazione della Crimea – nel corso della quale, oltre a Jemilev, sono intervenuti il deputato Ruslan Solvar del partito centrista UDAR (Alleanza Democratica Ucraina per la Riforma, del candidato presidenziale Vitali Klichko) e il professor Volodimir Bugrov, prorettore dell’Università Nazionale "Taras Shevchenko" di Kiev.
Stabiliti ulteriori contatti, anche con esponenti di minoranze, ci spostiamo nei prossimi giorni a Odessa: la maggiore città del sud, principale porto ucraino del Mar Nero, sede di una storica comunità ebraica e in queste settimane crocevia di nuove tensioni.

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