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domenica 19 gennaio 2014

una risposta dura alla Francia

                                  

Esprimo il mio più sentito cordoglio alla famiglia del nostro connazionale Daniele Franceschi, è inaccettabile che la Francia abbia rifiutato la perizia di parte di un medico legale italiano, fino ad oggi mi domando come mai, un Paese che parla della liberté, fraternité, abbia violato i diritti umani, perché al non consentire al nostro deceduto connazionale di comunicarsi con il nostro Console, viola un diritto fondamentale della persona umana. Credo che il nostro Ministro Franco Frattini ha fatto bene a chiedere di fare una seconda perizia nel nostro Paese, ma ritengo necessario dare una risposta dura alla Francia, bisognerà inviare un'annotazione diplomatica alla Francia, manifestando il nostro rammarico per l'infortunio successo e chiedere all'Ambasciatore francese che se ne vada del nostro Paese, insomma, dichiararlo persona non grata. A me basta l'accusa della madre che disse che l'hanno picchiato ed aveva il naso rotto.



Porta: Sette milioni per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e per la promozione del Made in Italy - di Fabio Porta


Il Presidente del Comitato per gli italiani nel mondo e per la promozione del Sistema Paese esprime soddisfazione per l’approvazione del suo emendamento nella legge di stabilità.

“In tempi come questi e di fronte ad una legge di stabilità da tempi difficili le buone notizie non possono essere trascurate. E una buona notizia mi sembra quella dell’approvazione di un emendamento, da me presentato assieme ad alcuni colleghi eletti all’estero della Camera, mirante a destinare all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese una somma aggiuntiva di 7 milioni.
Da tempo stiamo dicendo che se per la tutela degli italiani all’estero ci attestiamo in una trincea puramente difensiva, di fronte alle difficoltà finanziarie che si protrarranno ancora per anni, un po’ alla volta finiremo con il perdere anche le cose essenziali. Ricercare un più stretto collegamento con le politiche di internazionalizzazione, vitali per un Paese come l’Italia, è diventato quindi una strada obbligata. Se la prospettiva sembra delineata, i fatti non sempre seguono in tempi adeguati. Ebbene, questa volta il fatto c’è: sette milioni in tre anni (uno per il 2014 e tre per ciascuno degli anni successivi), dati al Ministero dello sviluppo economico perché siano finalizzati all’internazionalizzazione delle imprese a alla promozione del ‘Made in Italy’ attraverso contributi mirati destinati a enti, associazioni, fondazioni ed altri organismi impegnati in questo campo.
In una delle audizioni fatte dal Comitato per gli italiani nel mondo e per la promozione del Sistema Paese con i rappresentanti dell’Assocamerestero si era discusso dell’ipotesi di un potenziamento di questi organismi in vista di un’ulteriore sostegno al ‘Made in Italy’, che in questo momento rappresenta la vera catena trainante della nostra ripresa.  Come presidente del Comitato non posso che essere soddisfatto nel constatare come questo organismo non sia solo un “parlatorio”, come qualcuno dice, ma un luogo di confronto e di preparazione di iniziative.
Desidero ringraziare tutti i colleghi che hanno sostenuto questo emendamento nel corso dei lavori in Commissione Bilancio e tutti coloro che lo hanno proposto e sostenuto con la loro adesione”.

 

IL MINISTRO SACCOMANNI HA INCONTRATO L'A.D. DI SOGEI CANNARSA - di Ministero dell'Economia

                                                     Ministero dell'Economia e delle Finanze

“Il Ministro Fabrizio Saccomanni ha incontrato il Presidente e amministratore delegato di Sogei, Ing. Cristiano Cannarsa, per approfondire gli eventi che hanno determinato la parziale interruzione dei servizi ICT erogati dalla società il 25 novembre scorso.
Il Ministro ha voluto informarsi sulle modalità di intervento della Sogei in occasione dell’incidente e ha apprezzato l’operato della società, che ha garantito il ripristino dei servizi, l’integrità e la coerenza delle banche dati del sistema informativo della fiscalità, seguendo rigorosi protocolli di sicurezza. Condividendo la proposta della Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, il Ministro Saccomanni ha invitato la Sogei a continuare ad assicurare i massimi livelli di sicurezza e prestazionali, anche con interventi di natura straordinaria ai fini del potenziamento e implementazione delle rilevanti misure di protezione e sicurezza già oggi esistenti.”

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Roma, 29 novembre 2013

MAFIE E AMMINISTRAZIONI LOCALI - di Società Libera


La scarsa efficienza degli apparati amministrativi delle Amministrazioni locali, l'elefantiasi burocratica e la complessità della regolazione normativa, producendo opportunità per corruzione e frodi, contribuiscono non poco a favorire la penetrazione del crimine organizzato anche in territori che in anni non lontani ne risultavano immuni.

La iper-regolazione amministrativa nei settori della spesa pubblica - concessioni edilizie, appalti, spesa sanitaria, autorizzazioni alla creazione di attività imprenditoriali - è centrata più sui requisiti formali e meno sugli adempimenti sostanziali.

La lotta al crimine organizzato passa attraverso una revisione delle regole politiche e amministrative, incluse quelle fiscali, tale da rendere lo Stato e le Amministrazioni locali non altro rispetto ai cittadini. Passa attraverso un massicio ridimensionamento dell'apparato burocratico, della vischiosità procedurale, dell'organizzazione periferica statale e della sua invasività.

La partecipazione delle organizzazione criminali alle opere pubbliche andrebbe affrontata non con la certificazione antimafia, ma con modelli flessibili capaci di individuare il rischio "infiltrazioni". E' necessario, quindi, spostare le attività della P.A. dal controllo dei requisiti a quello dell'esecuzione dell'opera.