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venerdì 15 novembre 2013

Presentata la manifestazione del 9 novembre a Roma - di Luca Romagnoli


Intendo precisare a tutti, che
non ho firmato ancora alcun patto federale; né tra me stesso e altri né tanto meno in nome e perconto del MSFT nella mia attuale qualità di legale rappresentante. Ho aderito all’idea e sono convinto della ineluttabile necessità di unire la destra, intanto in via federale, seppure con tutti i distinguo possibili che caratterizzano la nostra posizione. La mia è una posizione personale, è un’adesione personale (tra l’altro ancora formalizzata con firma), seppure a Voi tutti nota, avendo Voi pubblicamente accettato quanto prevedeva la mia mozione congressuale circa l’intenzione di federare il MSFT ad altri soggetti con i quali condividere, almeno, le sorti elettorali. La mia intenzione di federare il MSFT coinvolgerà nella decisione certamente il Partito, nella fattispecie il CC, e non potrebbe essere altrimenti; in tale sede si valuterà “se federare”, se federarsi o meno agli altri soggetti proponenti. Solo dopo tale incontro ciascuno potrà liberamente valutare e scegliere. Rappresento che ho chiesto al Presidente del CC Attilio Carelli di convocare lo stesso per domenica 10 novembre, data entro la quale dovrebbe essere pronto l’atto di federazione che i Partiti e Movimenti cointeressati vaglieranno e ratificheranno (ovviamente se vorranno).
Discutere se si o se no prima che vi sia un testo definitivo è solo perdita di tempo. Come si chiamerà? Che simbolo avrà la Federazione? Chi la guiderà? Che farà? etc. non è ancora affatto definito. Palese e annunciata da molti l’idea di riprendere “Alleanza Nazionale”; da molti, non da tutti; non da me. Credete che sia facile legalmente riesumare il simbolo di AN? Non entro nel merito (né nell’opportunità tecnica elettorale o propagandistica) di tale scelta; ho già ampiamente fatto presente “ai federandi” il mio scetticismo in proposito, di diversissima argomentazione, anche se ritengo e affermo che ben più urgenti e dirimenti questioni dovrebbero portare ad una sua eventuale adozione. E soprattutto, quello che mi interessa, è la proposta politica ed il suo progetto di sviluppo rispetto alle difficoltà che vive l’Italia e la destra (quella in qualche modo di ispirazione missina) italiana, pressoché scomparsa dalle istituzioni, pressoché inibita dalla possibilità di difendere l’interesse nazionale alla luce della nostra cultura ed identità. Questo mi pare francamente assai più grave e dirimente di una sfegatata passione di qualcuno per un simbolo o per un altro. Quindi, quando sarà pronto e definitivo il testo di federazione, il Partito lo valuterà e deciderà.
Non credo che la mia adesione, finora ideale più che sostanziale, meriti tante perplessità e gradirei che fossero pubblicamente proposte alternative con la stesa franchezza e informazione che adotto io. Sarebbe anche e sempre opportuno che “prima di fasciare la testa si verificasse se si è rotta”.

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