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giovedì 3 ottobre 2013

GIOCHI: MEF, MOZIONE INAPPLICABILE MA IMPEGNO CONTRO LUDOPATIA - di Ministero dell'Economia

                                                   Ministero dell'Economia e delle Finanze
 
Il Governo è fortemente impegnato a contrastare gli effetti sociali negativi legati ai giochi, come dimostra, tra l’altro, l’articolo 14 della delega fiscale all’esame della Commissione finanze della Camera, che prevede il riordino dell’intera materia.
Per quanto riguarda la mozione approvata oggi al Senato, il dispositivo, come ha spiegato il Sottosegretario all’Economia, Alberto Giorgetti, è inapplicabile perché il Governo compirebbe un atto illegittimo determinando:
1) un contenzioso con i circa 200 operatori italiani ed esteri che hanno ottenuto la concessione;
2) la riapertura del contenzioso comunitario, dopo due procedure di infrazione chiuse nel 2010 a seguito della regolamentazione del mercato;
3) lo spostamento in massa di giocatori verso il mercato illegale;
4) la perdita della possibilità di contrastare, con strumenti mirati, il gioco problematico e patologico e l’accesso dei minori al gioco.
La moratoria prevista nella mozione determinerebbe, inoltre, una forte diminuzione delle entrate in una fase estremamente delicata per la finanza pubblica.
Il Governo, facendo affidamento sul sostegno del Parlamento e ritenendo che il Parlamento stesso debba riconsiderare la posizione espressa in data odierna, continuerà a monitorare con attenzione l’efficacia delle misure già introdotte per contrastare e prevenire la ludopatia, verificando anche se vi sia la necessità di predisporre ulteriori interventi per rafforzarle. Intensificherà, inoltre, le azioni di contrasto al gioco illegale e ai fenomeni di criminalità comunque connessi all’offerta e alla gestione del gioco.
Il Ministro dell’economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni, nel condividere le valutazioni espresse dal Sottosegretario rispetto alla votazione avvenuta al Senato, ha confermato la sua piena fiducia nell’operato dell’On.le Giorgetti, ricevendone la disponibilità a proseguire nell’incarico.

Roma, 05 settembre 2013                                                

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