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giovedì 1 agosto 2013

HANNO MACELLATO LA SINDACA - Nerina Negrello




COMUNICATO STAMPA
ANNO XXIX – n 14
25 Luglio 2013

HANNO MACELLATO LA SINDACA
LAURA PRATI DI CARDANO AL CAMPO (VARESE)

Il cuore all'ospedale Niguarda di Milano, il fegato all'ospedale di
Bergamo come sempre ultimamente, i reni all'ospedale di Varese, ecc...
macellata come una capretta.
La privacy in Italia non esiste, nomi, cognomi, dichiarazioni dei
parenti, tutto serve alla propaganda per abituare i cervelli deboli al
concetto di “morte cerebrale/espianto/trapianto” omettendo però
la condizione dell'espianto “a cuore battente”. I pennivendoli
l'hanno definita “occasione di vita!”.

La stampa nazionale scrive “I familiari come atto di generosità
hanno autorizzato l'espianto degli organi” e ancora “Massimo, il
figlio di 22 anni, ha chiesto espressamente che venissero donati gli
organi”. Comoda questa generosità sulla pelle altrui! Laura poteva
esser lasciata vivere/morire secondo natura senza essere fatta a pezzi
sotto farmaci paralizzanti.

La legge non contempla la donazione da parte dei familiari, invece
prevede, nella logica attuale della “donazione presunta”
(Disposizioni Transitorie), il diritto di opposizione dei familiari
per chi non si è espresso. Anzi la legge 91/99 è nata per permettere
a ciascuno di scegliere come meglio crede, proprio per evitare che
collusioni, interessi ed inganni prendano il sopravvento.
Il Centro Nazionale Trapianti/Sanità ha stravolto l'informazione e
fuorviato i cittadini con una pletora di indicazioni e decreti
temporanei fuori legge. Invece la legge prevede all'art. 5 un Decreto
attuativo del Ministro per la manifestazione di volontà di ogni
singolo cittadino. Dopo 14 anni il Decreto non è stato emesso perché
a detta di Nanni Costa direttore del CNT costa troppo. Ma la verità
è che hanno paura dei NO e preferiscono pescare nella confusione e
nell'ignoranza.

Come spiega Santosuosso, magistrato e docente di diritto “La legge
non è stata portata a completa attuazione: partiva dal presupposto
che dovesse valere la volontà del diretto interessato ed invece
(omettendo il decreto) vige ancora il sistema che devono essere
interpellati i familiari”, i quali vengono uno alla volta circuiti
dai coordinatori dei trapianti affinché firmino la non-opposizione,
proprio nel momento più sconvolgente della vita, quando non sono
capaci di intendere e di volere per il dolore. Poi c'è il
trapiantista Ignazio Marino che aggiunge furbizia sollecitando maggior
comfort nelle sale d'attesa delle rianimazioni “per predisporre i
parenti ad un atto di generosità”.
Unica salvezza risulta essere la Carta-Vita/Dichiarazione autografa
d'opposizione all'espianto di organi, tessuti e cellule, diffusa dalla
Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi, come previsto dalle
Disposizioni Transitorie art. 23 della stessa legge.

Ma torniamo a Laura: 48 anni, ferita il 2 luglio a colpi di pistola al
ventre e al braccio, non alla testa. Riportiamo dal Corriere: “Laura
non aveva mai perso conoscenza e aveva superato brillantemente il
primo intervento chirurgico. Era fuori pericolo. Il guaio si è
manifestato qualche giorno dopo durante il secondo intervento mirato
alla pulizia di una arteria (addominale) mediante endoscopia”,
qualcosa è andato storto ed è subentrata una gravissima emorragia
cerebrale. Racconta il marito “Dopo quell'imprevisto i medici ci
avevano detto che Laura sarebbe rimasta paralizzata per sempre dalle
spalle in giù”. Che sia questa una forma di ricatto sottile per
ottenere le firme di “non opposizione”? Il 22 luglio, ore 8.30, è
stata dichiarata la “morte cerebrale” ma Laura ha cessato di
vivere alle 19 quando i cardiochirurghi le hanno prelevato il cuore
pulsante.

La “morte cerebrale” copre ogni errore medico, infatti nelle
statistiche e nel sistema giudiziario risulta sempre responsabile
della morte chi per primo ha ferito e mai i medici che possono
sbagliare diagnosi e cure per imperizia o dolo. Il magistrato ha
ordinato l'autopsia, ma su un corpo svuotato che valore ha?

Nerina Negrello
Presidente
LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE

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